Leicester da favola a incubo, Ranieri a un passo dall’esonero

A un passo dall'esonero. Il calcio non ha pazienza, né gratitudine. Il calcio (soprattutto i tifosi e alcuni dirigenti) sa essere davvero spietato e così Claudio Ranieri, il tecnico italiano che ha scritto una bellissima pagina di storia vincendo la Premier col Leicester, è sulla graticola. Anzi, a giudicare da quanto raccontato dai tabloid, il suo destino sarebbe già deciso a causa del trend di rendimento deludente e di una classifica che vede The Foxes inchiodate nella zona calda, in bilico sull'orlo della retrocessione, a 2 punti dall'inferno.
Un giorno sei un fenomeno e un mago, un altro non sei più degno di fiducia. E' quel che sta accadendo al tecnico romano, finito nel mirino anche di qualche calciatore che ha contribuito a rendere il compito più difficile (lo sfogo di Ulloa che ha definito l'allenatore un bugiardo, un traditore). Il vento è cambiato, adesso soffia burrasca sulla testa dell'allenatore e spazza via ogni cosa, compresa un'impensabile qualificazione agli ottavi di Champions League per un club che fino a due anni si agitava poco al di sopra della linea di galleggiamento. E come dimenticare la cessione di un calciatore fondamentale per l'equilibrio della squadra come N'golo Kantè finito al Chelsea?
La favola di Claudio Ranieri alla guida del Leicester sembra essere vicina al capolinea. L'ex di Roma e Juventus, però, ha spalle larghe abbastanza per resistere al fuoco di sbarramento della critica. In Italia hanno detto anche di peggio su di lui. E lui sa bene come affrontare certe dinamiche all'interno dello spogliatoio… invitando i calciatori a prendersi le loro responsabilità. "Se non credono più in me – ha ammesso Ranieri ai tabloid – che vadano dal presidente e gli dicano di cambiare allenatore. Cosa penso? Che siamo ancora uniti".