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Lega Serie A, si è dimesso il commissario Cicala

Mario Cicala commissario della Lega di Serie A si è dimesso. Mercoledì Abete, ex presidente della FIGC, potrebbe essere scelto come successore di Cicala. L’ex magistrato ha scelto la strada delle dimissioni dopo aver ascoltato le parole del presidente della Federcalcio Gravina che ha detto: “è mancato il presupposto di fiducia con Cicala”.
A cura di Alessio Morra
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Il commissario ad acta della Lega Serie A, Mario Cicala si è dimesso, esattamente quindici giorni dopo la sua nomina. Cicala, che aveva il mandato di condurre la Lega di Serie A fino all'elezione di un nuovo presidente, ha comunicato la sua decisione alla Federcalcio.

Cicala si è dimesso, dopo le parole del presidente FIGC Gravina

L'ex magistrato ha lasciato dopo essere stato accusato di un presunto conflitto d'interessi. Il motivo? Cicala ricopre il ruolo di supplente nel Consiglio di sorveglianza della Lazio, club del presidente Lotito ora terzo in classifica. E l'ex giudice non aveva fatto menzione di ciò nel proprio curriculum. Cicala si era difeso, dicendo che non c'era alcun tipo di incompatibilità con la nuova carica. Ma oggi è cambiato tutto quando il presidente della Federcalcio Gravina ha spiegato che ‘è venuto a mancare il presupposto di fiducia' e ha annunciato che nel consiglio federale di mercoledì ci sarà un confronto e verrà scelto un nuovo commissario per la Lega di Serie A.

Chi potrebbe essere il successore dell'ex commissario Cicala

Tra i nomi dei possibili candidati per la successione di Cicala, che aveva preso il posto del presidente Micciché, ci sono quelli del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea e di Giancarlo Abete, ex presidente della FIGC, e del direttore generale della FIGC di oggi Marco Brunelli. Abete sembra il favorito in virtù anche della sua grande esperienza. Dirigente di lungo corso, è stato dal 2007 al 2014 presidente della Federcalcio, si dimise dopo l'eliminazione al primo turno dell'Italia nei Mondiali brasiliani, era stato per esattamente dieci anni vicepresidente della federazione, dal 1996 al 2006, e in quell'anno particolarissimo e magico per il calcio italiano fu capo delegazione ai Mondiali di Germania, vinti dalla nazionale di Marcello Lippi. Per lui sarebbe un ritorno in grande stile nel calcio italiano.

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