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Lega Pro, ecco la riforma di Lotito. “Ma io non comando niente” (foto/video)

Il patron biancoceleste va al contrattacco e minaccia anche vie legali contro il dg dell’Ischia e che aveva diffuso una registrazione telefonica: “Solo strumentalizzazioni, andate a vedere chi è Iodice. Mi tutelerò in sede giudiziaria”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Claudio Lotito affonda il tiro: il patron della Lazio ha presentato il progetto di riforma della Lega Pro e non ha perso occasione per controbattere alle accuse mossegli questa mattina, dopo la pubblicazione di una registrazione telefonica dello scorso 28 gennaio da parte di Repubblica, che l'aveva ricevuta dal direttore generale dell'Ischia, Pino Iodice. Nella telefonata, Lotito aveva attaccato tutti: in particolare Beretta ("conta zero"), Nicchi ("testa di c..") e perfino alcune squadre di B in lotta per la promozione in A ("squadre che non valgono un c..").

Quest'oggi in occasione della riunione in Lega, sono arrivate le precisazioni del numero uno biancoceleste. "Al di là dei titoli", ha detto Claudio Lotito, "qui c'è un problema di cui nessuno si preoccupa: il sistema sta saltando. E questo è un dato incontrovertibile. Io non ho fatto né pressioni né altro, questo è il programma. Come ho detto, noi dobbiamo trovare un programma su cui condividere una posizione, perché non ci sono risorse". Il patron biancoceleste torna anche sulla frase, contestata, relativa alle possibili promozioni in Serie A di squadre considerate poco attraenti per i partner televisivi: "Può salire una di queste società, ma non puoi vendere sogni, devi vendere solide realtà. Se vendi sogni, ecco cosa sta succedendo: il sistema sta saltando, perché non ci sono le risorse per reggere il sistema". Ed ovviamente, un affondo anche a Iodice, autore della registrazione incriminata: "Di lui non parlo, andate a vedere il suo curriculum così vedete di chi parliamo. Voi come al solito strumentalizzate", dice ai giornalisti, "e mistificate ciò che è stato detto. Questa è la mentalità di chi vuole che non cambi niente: io sto in certi posti perché sono stato delegato a rappresentare qualcuno, il giorno che non rappresenterò nessuno mi manderanno via ed è giusto così".

Il presidentissimo della Lazio ha anche annunciato di essere intenzionato ad intraprendere le vie legali contro Iodice e non solo per tutelare la sua immagine: "Ho dato mandato ai miei legali di tutelare la mia persona e la mia posizione istituzionale in sede giudiziaria, sia penale che civile intendendo cosi reagire a una manovra subdola ed accertare la responsabilità del signor Iodice e di tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno utilizzato, o diffuso, un colloquio telefonico abusivamente registrato".

Il programma di riforma della Lega Pro presentato da Lotito è di tre pagine: in primis, la necessità di trovare una data certa con la Lega Serie A per la ripartizioni delle risorse mutuabili, in accordo con la Legge Melandri del 2008. Una sorta di "scadenza" sicura che permetta ai club di poter fissare a loro volta dei paletti alla propria contabilità. Quindi, un potenziamento delle fonti di ricavo dei club: tra questi, uno sponsor al campionato, l'ampliamento del canale streaming televisivo della Lega Pro e l'individuazione di un partner che riconosca alla terza serie un introito garantito. Nel progetto di Lotito, viene indicata Infront come possibile parnter/advisor per la Lega Pro.

Non mancano ovviamente le riforme ai format di campionato e coppa: in particolare, la possibilità di riformare i turni preliminari dell'attuale coppa Italia nazionale, per far sì che anche le squadre di Lega Pro possano accedere ai turni "più remunerativi". E naturalmente, tanto spazio al controllo delle spese di gestioni, ad una maggiore attenzione in materia di trasferimenti di calciatori e naturalmente alla normativa sulle scommesse sportive. Insomma, un progetto a tutto campo: resta da vedere però se basterà a saldare la spaccatura all'interno della Lega Pro tra Macalli e la maggioranza dei club che lo hanno sfiduciato.

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