Leeds, un tifoso rivela: “Mi pagavano per elogiare Cellino”
Dalle parti di Elland Road, dove gioca il Leeds, quando sentono il nome di Cellino quasi trasecolano. L'imprenditore italiano, ex presidente del Cagliari, da quando è sbarcato in Inghilterra e ha rilevato il club, non ha mai goduto di un'opinione pubblica favorevole. Alla pregiudiziale nei confronti dell'uomo si aggiungono anche i risultati deludenti della squadra che nella Serie B d'Oltremanica (la Championship) naviga poco al di sopra della linea di galleggiamento: 17sima in classifica, 37 punti conquistati in 31 gare di campionato. Tanto basta perché la tifoseria chieda le dimissioni del massimo dirigente: c'è chi è arrivato perfino ad appendere striscioni inequivocabili… ‘go home', tornatene a casa. Nulla che possa impressionare l'ex numero uno dei sardi, abituato a ben altro quand'era in Italia.
Ad alimentare il malcontento nei suoi confronti c'è un altro episodio raccontato dal Daily Mail e legato alle (presunte) rivelazioni di un sostenitore del Leeds, Scott Gutteridge, che sostiene di essere stato pagato da Cellino (500 sterline al mese, 640 in euro) per alimentare consensi positivi nei suoi confronti curando una pagina Facebook denominata ‘In Massimo We Trust'. Un modo per fare breccia nell'opinione pubblica, indirizzarne il flusso di commenti, arginare quelli totalmente negativi per la gestione del club. "Una persona della società – ha ammesso senza fare nomi – mi ha contattato perché mi occupo della creazione di siti internet e mi disse che mi avrebbero corrisposto un compenso in base all'attività della pagina".
Che fine ha fatto quella pagina? Sul Social Network ne è nata un'altra ‘In Massimo We do not trust' come reazione a quanto accaduto e il tifoso è stato estromesso dall'operazione. Un portavoce del Leeds, però, ha smentito con forza la cosa: "Non c’è niente di vero".