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Leeds, prolungata la squalifica a Cellino: fermo fino al 3 maggio

L’ex presidente del Cagliari, sanzionato dalla federazione inglese dopo l’evasione fiscale riscontrata in Italia, dovrà star lontano dal suo club fino ad aprile inoltrato, dopo l’estensione della squalifica. Intanto continuano a rincorrersi voci di un possibile addio dell’imprenditore sardo.
A cura di Alberto Pucci
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Non c'è pace per Massimo Cellino e per il suo Leeds United. Dopo le polemiche nate in seguito alla condanna di primo grado per evasione fiscale in Italia, arrivata per l’importazione dagli Stati Uniti di uno yacht ed il relativo mancato pagamento di 400mila euro di Iva, e la prima sentenza della federazione inglese, Cellino ha ricevuto una nuova notifica dalla Football League inglese che ha esteso fino al prossimo 3 maggio la sua squalifica. Al contrario di ciò che accade in Italia (e a Parma ne sanno, purtroppo, qualcosa), in Inghilterra esiste una specie di controllo preventivo per stabilire l’idoneità o meno di chi rileva quote di un club superiori al 30 per cento. Complice i suoi "magheggi" italiani, Cellino è stato a suo tempo valutato non idoneo e "ragionevolmente disonesto”, secondo i vertici del calcio anglosassone, e punito di conseguenza con settimane di squalifica. L'ambiente intorno al proprietario italiano non è dei più tranquilli. Dopo aver cacciato tre allenatori in sei mesi (Darko Milanic, Brian McDermott e David Hockaday), la tifoseria del Leeds è sul piede di guerra non avendo mai visto di buon occhio l'arrivo dell'ex numero uno del Cagliari.

Le dimissioni e la possibile cessione – Dopo il suo insediamento del primo febbraio 2014, Massimo Cellino ha recentemente rassegnato le dimissioni, dopo aver perso l'appello contro la sospensione, e lasciato le consegne all'attuale direttore Andrew Umbers. "Ho fatto del mio meglio per questa società che è vicina al mio cuore e che ora è finanziariamente molto più solida che in passato" ha dichiarato l'ex patron rossoblu subito dopo aver lasciato l'incarico. L'attuale situazione, ovviamente, sta favorendo il possibile inserimento di nuovi investitori pronti a raccogliere l'eredità di Cellino e a rilevarne le quote di maggioranza. Al di là della suggestione Russell Crowe, supporter del Leeds e tirato in ballo dalla sua stessa tifoseria, è la Red Bull ad essere in pole position per acquistare il club inglese di seconda categoria. Già proprietaria delle squadre di Salisburgo e di New York, la Red Bull aveva già bussato alle porte della società inglese nello scorso ottobre. Con Massimo Cellino sempre più sotto il tiro della Federazione inglese e fuori dai giochi ancora per alcune settimane, le percentuali che il club inglese cambi proprietà sembrano davvero crescere giorno dopo giorno.

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