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Leeds, Bellusci regala la maglia a un giovane tifoso disabile (video)

L’ex difensore del Catania, Bellusci, spiega quel gesto che ha commosso il pubblico: “Durante il riscaldamento un pallone aveva colpito alla schiena il ragazzo. M’è dispiaciuto molto e così, a fine gara, in segno di rispetto ho voluto regalargli la maglietta”.
A cura di Maurizio De Santis
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Un gesto che ha commosso gli spettatori e scatenato la reazione benevola sul Web e sui Social Netowrk. Quando Giuseppe Bellusci, ex difensore del Catania in prestito al Leeds di Cellino, ha svestito la maglia e l'ha regalata al tifoso disabile che seguiva la partita a bordo campo l'applauso del pubblico è scattato spontaneo a corredo di quel bellissimo episodio di solidarietà. Sua la rete (la seconda da quando milita nel ‘vecchio' club d'Oltremanica) che non è bastata ad assicurare la vittoria nella gara contro lo Sheffield Wednesday (match terminato 1-1) ma il risultato è passato in secondo piano rispetto a quanto accaduto al termine dell'incontro. Un bel gesto che ha un retroscena particolare, a spiegarlo è stato lo stesso giocatore. "Durante il riscaldamento che stavamo effettuando nel pre-partita – ha raccontato a ‘Gianlucadimarzio.com' – un pallone ha colpito involontariamente il ragazzo alla schiena". Cosa è successo? Le parole di Bellusci chiariscono tutti i dettagli di un bel pomeriggio di sport. "Durante la fase di riscaldamento, abitualmente, si fanno cambi di gioco e purtroppo un lancio è andato lungo… mi è dispiaciuto molto che sia finito addosso al ragazzo in sedia a rotelle. E così mi sono ripromesso che gli avrei fatto dono della maglia, qualunque fosse stato il risultato della gara, in segno di scusa e di rispetto". Una favola a lieto fine, come poche se ne vedono sui campi di calcio. "Finita la partita – ha concluso Bellusci -, mi sono avvicinato al giovane tifoso e gli ho ricordato cosa era successo prima del match… il ragazzo sembrava un po' stupito perché non capiva bene la ragione di quel gesto. Quando ha ricordato l'episodio e compreso tutto si è commosso".

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