Lecce-Genoa, Semeraro furioso: mi sono vergognato di essere presidente del mio club
Nonostante la conferma perenne di De Canio sulla panchina dei salentini, il suo umore non è certo dei più sereni: il patron del Lecce, Giovanni Semeraro, non ha digerito la sconfitta patita in casa contro il Genoa, finita sul 3-1 per la squadra allenata da Ballardini.
L'ennesimo tonfo stagionale ha mandato su tutte le furie il presidente giallorosso, che nonostante la conferma al suo mister, esterna il suo stato d'animo utilizzando termini piuttosto forti: «Sono preoccupatissimo. Siamo in piena zona rossa e non riusciamo a esprimerci, anche se devo dire che il Genoa non ha fatto poi molto per meritare questa vittoria. Per una volta mi sono un po’ vergognato di essere il presidente del Lecce. Questo ambiente non ci fa più impazzire di entusiasmo. Viviamo in un mondo in cui non si fa più il tifo, dove i giocatori vengono avvicinati in maniera minacciosa sul campo da gioco, mentre si stanno allenando. Ribadisco il concetto: se c’è qualcuno che può presentare un progetto migliore del nostro, noi siamo sempre pronti a vendere».
Il riferimento all'"avvicinarsi in maniera minacciosa" è ovviamente dedicato all'incresciosa aggressione avvenuta ai danni di Diamoutene, colpevole di aver indossato, in passato, la maglia del Bari. Ecco perché il difensore maliano non è stato convocato per il match contro i grifoni: «Non è stato convocato per evitare problemi di ordine pubblico tra la curva che lo contestava e il resto dello stadio che lo sosteneva. A gennaio probabilmente Diamoutene verrà ceduto, non gli perdonano il suo passato al Bari e la situazione non è bella».