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Le verità di Tavecchio: “Volevo Mancini o Conte e anche Balotelli. Ma il gruppo si oppose”

L’ex presidente federale racconta gli ultimi mesi del suo mandato, tra scelte obbligate e rifiuti imposti. “Quando prendemmo Ventura non c’erano alternative valide. Mancini non era libero altrimenti ci avrei parlato e ho fatto di tutto per avere Conte. Balotelli? Ne sono stato sempre tifoso ma lo spogliatoio non lo volle”
A cura di Alessio Pediglieri
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Carlo Tavecchio suona la carica, lontano dal suo incarico da Presidente della FIGC che ha dovuto abbandonare dimettendosi dopo non aver ricevuto più la fiducia del Consiglio. Adesso, a distanza di mesi dall'eliminazione a Russia 2018 e con un nuovo commissario tecnico che ha aperto un nuovo ciclo, l'ex numero uno federale racconta le sue verità. Alcune scomode, come sul ‘caso' Balotelli, voluto ma non arrivato nel gruppo azzurro, sulla scelta ‘obbligata' su Ventura e sulle troppe bugie attorno al suo mandato.

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L'eredità di Tavecchio

Per Tavecchio la Federcalcio e l'Italia sono state lasciate in buone mani, ma già nel suo mandato tutto era a posto. A parte i risultati. Anche perchè – racconta Tavecchio a Radio Crc – non dipendevano da lui e quindi poco ci poteva fare. Per ciò che gli competeva, assicura che "mi sono preso le mie responsabilità ed ho lasciato la Federazione con una grossa liquidità ed una situazione perfetta".

Poi, il campo, la maledetta eliminazione al Mondiale che gli è costato il posto, le illazioni, le critiche. Una verità differente da quella raccontata dall'ex ct Ventura. Per Tavecchio di più non si poteva fare e la nomina del commissario tecnico fu ‘obbligata', non c'erano alternative interessanti. Lui, come numero uno FIGC fu vittima degli eventi.

Scelta d'obbligo su Ventura

Scegliemmo Ventura, ma il panorama non offriva molto di più: c’erano disponibili De Biasi, Ventura e Montella. Mancini all’epoca non era disponibile, altrimenti avrei intavolato un discorso. E comunque feci di tutto per avere Conte perché Ancelotti non rientra nei parametri economici della Nazionale italiana.

La verità su Balotelli

Poi, la questione Mario Balotelli oggi rientrato nel giro azzurro con l'avvento di Roberto Mancini. Una presenza che lo stesso Tavecchio aveva proposto in tempi non sospetti ma per la quale si ritrovò subito isolato. Lui avrebbe gradito la presenza dell'attaccante, senza alcun veto, ma attorno al giocatore esisteva un ‘cerchio magico' che non lo accettava: "Balotelli in Nazionale non è una novità, due anni fa chiesi di farlo rientrare. Ero e resto tifoso di Balotelli. Se era lo spogliatoio a non volerlo? Ecco, l'avete detto voi…”

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