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Le vere ragioni della rabbia di Cristiano: ecco perchè ‘deve’ lasciare il Real Madrid

Cristiano Ronaldo lascerà il Real Madrid dopo il Mondiale. Le sue parole a Kiev sono state inequivocabili, resta da capire (oltre la destinazione) il perché. Due i principali motivi per cui non tornerà sui propri passi: a 33 anni questo rappresenta l’ultimo treno e pretende di guadagnare più di Neymar e Messi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il ‘caso' Cristiano Ronaldo sarà il tormentone dell'estate 2018. Poco ma sicuro, perché dopo il Mondiale – ma anche prima visto che difficilmente il Portogallo proseguirà nel cammino e con lui anche Cr7 – se ne sentiranno delle belle. Le parole del post 13a Champions League vinta, la terza consecutiva, la quinta personale, da parte del campione portoghese hanno aperto il vaso di Pandora.

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Per tutti, Cr7 ha parlato approfittando della massima esposizione possibile per mettere in difficoltà il presidente del Real Madrid, Florentino Perez con cui – al di là degli accordi economici sempre rispettati – non c'è mai stato vero feeling. Così, il sasso lanciato nello stagno del calciomercato ha scatenato il putiferio con illazioni, speculazioni, ipotesi future.

I due motivi della voglia di lasciare Madrid

Due certezze sono già presenti adesso e si racchiudono in due verità che non ammettono interpretazioni: Cristiano Ronaldo ha 33 anni e guadagna meno di Messi e Neymar se non fosse per bonus ‘strappati' al Real all'indomani dell'ultimo Mondiale per Club di dicembre. Uno ‘smacco' che Cr7 non ha mai perdonato al presidente, che lo tratta da prima stella ma che non allenta mai i nodi delle bisacce dove tiene le monete pesanti.

L'ultimo treno

Cristiano ha 33 anni, è oramai nella parabola discendente di una folgorante carriera. Lui sostiene di avere una "età biologica" di un ventitreenne ma la carta d'indentità recita diversamente e con quella bisogna fare sempre i conti. Restare al Real Madrid fino al 2021, attuale contratto vorrebbe dire perdere l'ultimo treno. A 36 anni l'unica chance sarebbe di emigrare o in Oriente o in America perché non si può pensare che qualcuno investa centinaia di milioni di euro per un Fenomeno sulla soglia dei 40 anni.

Oggi, invece, si è già scatenata l'asta: Cristiano ha ancora mercato, appeal, è all'apice del calcio e oltre non può andare. E' il momento perfetto per capitalizzare al massimo, con un prezzo che viene deciso non da parametri oggettivi ma da tutto il resto. Perché oggi acquistare Cristiano Ronaldo non ha davvero prezzo. Chi lo avesse in squadra avrebbe un ritorno di immagine e sponsor senza precedenti, così come salirebbe posizioni negli equilibri calcistici europei.

Un ingaggio da 40 milioni

Altro punto inequivocabile che ha portato Cristiano Ronaldo a rompere gli indugi in questo preciso istante è legato a doppio filo con l'età che avanza: uno stipendio non considerato all'altezza. Florentino Perez non scucirà più un soldo degli attuali, anche se da qui al 2021 Ronaldo vincesse tutte le Champions e le Liga a disposizione. 34 milioni (di cui 3 attraverso nuovi bonus e premi), non un centesimo di più.

Una cifra ‘pazzesca' ma che Ronaldo ha dovuto sudare per averla e per un giocatore che da tre stagioni fa vincere il Real in Europa, si accaparra il Pallone d'Oro ed è tra i migliori in assoluto, è poco. Poco perché giocatori che non hanno vinto ancora nulla – vedasi Neymar – con un battito di ciglia guadagnano 33 milioni (al Psg) e vecchi rivali – Messi – che oltre alla Liga in Europa non vincono più, guadagnano comunque meglio (32 milioni).

Per poter ambire ad un nuovo ingaggio, Cristiano Ronaldo è ‘costretto' a lasciare il Real Madrid. Chi lo prende alzerà per forza l'asticella dell'ingaggio e potrebbe ambire ai 40 milioni stagionali. Ci sarà da pagare la clausola da 1 miliardo a Florentino, ma il gioco ne varrebbe la candela. I pretendenti sono Psg, Manchester United, oppure Cina, Giappone, America. Si contano sulle dita di una mano. Tutto il resto non conta, nemmeno restare a Madrid.

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