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Le ultime notizie di mercato sulla Juve: Benitez chiama Llorente al Real Madrid

Arrivato a parametro zero, l’addio all’ex basco può portare in dote una discreta plusvalenza. Secondo le ultimissime notizie di calciomercato che arrivano dalla Spagna, Benitez vuole Llorente quale alter ego ideale di Benzema.
A cura di Maurizio De Santis
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Dalla Juventus al Real Madrid per fare da alter ego a Karim Benzema. Per Fernando Llorente è un bel salto professionale: un paio di anni fa l'Athletic Bilbao lo tenne in naftalina perché scelse di non rinnovare il contratto e chiudere l'accordo con la Juventus. Conte ebbe pazienza e lo aiutò a inserirsi nel calcio italiano nonostante lo scetticismo scaturito da prestazioni non eccelse nei primi mesi in bianconero. I recenti movimenti di mercato della ‘vecchia signora' (Morata confermato, Dybala, Mandzukic, Zaza) hanno ristretto ulteriormente gli spazi per il basco finito nella lista dei ‘sacrifici necessari' anche per fare cassa. Preso a parametro zero, dalla sua vendita è possibile realizzare un discreta compravendita e gli acquirenti non mancano: Siviglia, Liverpool, Milan le squadre che hanno manifestato interesse ma Llorente ha un sponsor particolare, si tratta di Rafa Benitez che – reduce dall'esperienza sulla panchina del Napoli – ha fatto il suo nome alla dirigenza madrilena. L'ex Bilbaro e Arturo Vidal, le due pedine messe in agenda dal neo allenatore dei blancos, con il cileno che – secondo la stampa iberica – si trasferirà nella Liga nelle prossime settimane, subito dopo la Copa America (la Roja è in finale con l'Argentina di Messi).

Da Conte ad Allegri, la parabola di Llorente

Il raffronto tra le tabelle di rendimento di due stagioni fa e quella conclusa da poche settimane è impietoso: il diverso modulo di gioco adottato da Allegri rispetto a Conte, la scelta di puntare su Morata quale partner di Tevez in attacco gli hanno sottratto spazio e continuità di gioco: 41 presenze totali, 8 gol (di cui 1 in Champions) rispetto alle 18 marcature realizzate in 45 presenze complessive della gestione Conte, laddove in campionato (con 16 centri in 34 partite) era risultato spesso decisivo. Altri tempi e altra visione tattica: il dinamismo di Morata (13 reti nel complesso – 8 in A, 4 in Champions e 2 in Coppa Italia), che partecipa di più alla manovra, viene preferito alla necessità di spedire cross verso il centro per sfruttare la stazza dell'ex basco.

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