Le treccine di Gervinho, il cespuglio di Fellaini: 5 look stravaganti dei calciatori
Stravaganti, fantasiose, ma anche tanto strane. In Europa, quest’anno, ma anche nelle scorse stagioni, abbiamo visto calciatori scendere in campo con delle capigliature davvero particolari. Diventate ormai consuetudine le creste dei vari El Shaarawy, Niang, Balotelli e del pioniere Hamsik, sono tante le acconciature stravaganti mostrate negli stadi dei maggiori campionati. Scopriamo le più curiose e, in alcuni casi, le motivazioni che li hanno portati a farsi proprio quel taglio così strano.
Il guerriero della Roma e i suoi “capelli”
In campo lo vediamo ogni domenica lottare su ogni pallone con l’energia di un ragazzino. E’ diventato il vero perno del centrocampo di Luciano Spalletti che nella sua Roma, fa girare tutto il gioco attorno a questo straordinario calciatore. Stiamo parlando di Radja Nainggolan, capace spesso anche di andare in rete con inserimenti o tiri dalla distanza sempre imprevedibili. Ma ciò che colpisce di più in campo, oltre alle sue prestazioni, sono i suoi svariati look. Durante gli europei di Francia, in cui giocava nel suo Belgio, si presentò con una cresta ossigenata che fece ridere e sorridere tutti. Ma non contento, al ritiro di quest’anno con la Roma, si presentò con una cresta treccinata. Bionda, peraltro. La spiegazione a questa sua capigliatura, fu giustificata da una gran voglia di cambiamento.
La capigliatura della fortuna
E’ da qualche anno uno degli oggetti del mistero del calcio europeo. Uno dei calciatori più sottovalutati o sopravvalutati, questo ancora non si è capito. Ciò che però siamo riusciti a concepire, è che anche dopo ultimi europei di Francia, in squadra nel Belgio con Nainggolan, Fellaini non riuscì a decollare come faceva anni fa con l’Everton. Il centrale belga infatti, è uno dei pionieri delle capigliature stravaganti. Il suo cespuglio di capelli è famoso in tutto il panorama calcistico, anche più delle sue giocate in campo. Nonostante Mourinho abbia provato più volte a proporlo in campo nel suo Manchester United, le sue prestazioni in campo sono spesso deludenti. Tempo fa, tentò anche di tagliare i capelli, facendo cadere nella depressione più totale tutti i suoi fan, che avevano anche provato a copiare la sua stessa capigliatura. Il motivo del taglio netto alla sua folta chioma, era scaramantico. Pensava infatti che fosse proprio quell’acconciatura a farlo giocare male, ma nonostante tutto, nulla è cambiato.
Da buon napoletano pettina la cresta per scaramanzia
Nella speciale top 5 delle acconciature più strane del calcio, non può mancare Marek Hamsik. “Marechiaro”, soprannominato così a Napoli, ha il primato assoluto della cresta in campo. Dopo di lui infatti, hanno cercato di imitarlo tanti calciatori nel mondo e, addirittura, nei vicoli della città partenopea, dai folti riccioli di Maradona si è passati proprio alla cresta del centrocampista slovacco. Ma dietro alla scelta di mantenere questa capigliatura così a lungo per tutti questi anni, c’è un motivo del tutto scaramantico. Pare infatti, che prima degli appuntamenti davvero importanti con il suo Napoli, Hamsik dia sempre una piccola sistemata alla sua cresta. Il motivo? Pare gli porti fortuna.
In Cina con la sua assurda acconciatura
In una gara giocata qualche anno fa all’Olimpico, quando ancora vestiva la maglia giallorossa della Roma, l’attaccante ivoriano, volato lo scorso anno in Cina, ingolosito dalla pioggia di soldi sottoscritti sul suo nuovo contratto, Gervinho, mostrò una sorta di zucca pelata sotto le sue treccine. In realtà, l’ex Arsenal, è uno dei più grandi misteri del Dio dei capelli. Il calciatore, per motivi ancora sconosciuti al mondo intero, ha scelto di attirare l'attenzione sulla sua terrificante capigliatura, che tra l'altro fissa sempre con una fascetta, forse per impedire che si possa muovere dopo un colpo di testa, un contrasto con gli avversari o per le folate del vento. In realtà, “er tendina”, soprannominato così a Roma dai propri tifosi, aveva quella fascia fra i capelli proprio per evitare che si vedesse la sua testa pelata, nascosta da quelle finissime treccine.
Rodrigo e la sua treccia ballerina
La sua particolare capigliatura, in realtà, non avrebbe bisogno di essere descritta con tante parole. Non si conosce infatti il vero significato della “trenza” (trecciolina) di Rodrigo Palacio. Il calciatore argentino infatti, tempo fa, portava i capelli lunghi, ma quando decise di tagliarli, senza un motivo ben preciso, lasciò solo la caratteristica treccia, alla quale è molto affezionato. “Me la sono fatta tanto tempo fa, quando ho iniziato a giocare a calcio. Non mi taglierei mai la mia treccia, ce l’ho da dodici anni. Non lo farei neanche in cambio di una vittoria in Champions o al Mondiale e neanche se me lo chiedesse Erick Thohir in persona“. L’unica occasione per la quale Palacio ha dovuto tagliarne un pezzettino, fu in occasione della mostra “Genova, il Genoa e l’Argentina” dove fu premiato come calciatore più prolifico della storia del club ligure.