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Le richieste della Procura Federale, perché Chievo e Parma rischiano la retrocessione

Plusvalenze fittizie e illecito sportivo, sono queste le accuse sollevate dalla Procura Federale della Figc nei confronti del Chievo Verona e del Parma. Richieste afflittive (con effetto diretto sulle classifiche degli ultimi tornei di Serie A e di Serie B) e sanzioni durissime in termini di penalizzazione rischiano di sconvolgere il massimo campionato prima della definizione dei prossimi calendari della stagione 2018/2019.
A cura di Maurizio De Santis
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I riflettori sono tutti puntati sulla Juventus e su Cristiano Ronaldo, giunto domenica pomeriggio a Torino per sottoporsi (nella giornata di lunedì) alle visite mediche e alla presentazione ufficiale da bianconero. L'arrivo di CR7 è un bel colpo per la ‘vecchia signora' e per il calcio italiano ma la Serie A rischia di essere sconvolta un altro ciclone e fuori dal campo. Il prossimo 26 luglio ci sarà il sorteggio del calendario della stagione 2018/2019, la griglia delle formazioni ai nastri di partenza però può cambiare per effetto delle decisioni che verranno prese nelle stanze della Procura Federale della Figc. Richieste ‘afflittive' (ovvero, con effetto diretto sulle classifiche dell'ultimo campionato di Serie A e di Serie B) e sanzioni durissime in termini di penalizzazione: è questa la linea adottata dagli inquirenti e avrà ricadute sulla stagione appena conclusa sul Chievo Verona e sul Parma.

  • La società clivense è finita sotto i riflettori perché accusata di aver generato plusvalenze fittizie per 25 milioni di euro in seguito a una serie di scambi di calciatori (30 tesserati) con il Cesena. Sia il Chievo sia i romagnoli andranno a processo il 17 luglio.
  • Il Parma è a giudizio per tentato illecito sportivo. E' l'ipotesi contestata ai ducali a causa di alcuni messaggi scambiati con i giocatori avversari prima della gara contro lo Spezia che s'è rivelata decisiva per la promozione degli emiliani. La vicenda fa riferimento agli sms spediti da Emanuele Calaiò ad alcuni calciatori dei liguri prima della partita che risale al 18 maggio scorso. La tesi della Procura relativamente ai gialloblù è molto severa "avendo posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara suddetta, tentando di ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori dello Spezia Calcio, Filippo De Col e Claudio Terzi, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro, e, in particolare, inviando a tal fine a Filippo De Col, qualche giorno prima della gara, messaggi a mezzo dell’applicativo di messaggistica WhatsApp".
  • Cosa rischiano? Oltre alla penalizzazione sulla stagione conclusa un paio di mesi fa, la stangata vera e propria nell'esclusione dal prossimo campionato di Serie A.

Tutto adesso è nelle mani del Tribunale federale nazionale che prenderà in esame le posizioni di entrambe le società: dovesse dare seguito alle richieste della Procura della Figc allora la Serie A riceverebbe uno scossone a pochi giorni dalla definizione dei prossimi calendari.

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