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Le pagelle di Lazio-Juventus 3-1: Luis Alberto al top, il flop è Cuadrado

Nel 3-1 della Lazio sulla Juventus brilla senza ombra di dubbi la prestazione maiuscola di Luis Alberto capace di mettere insieme ben 2 assist. Da sottolineare, oltre alla prova dello spagnolo, anche quella di Milinkovic-Savic che segna il gol decisivo prima del ko finale di Caicedo. Male ancora una volta de Ligt nei bianconeri in cui si salva solo Dybala e Bentancur. Non brilla Immobile.
A cura di Fabrizio Rinelli
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I voti della sfida dell'Olimpico

Lazio (3-5-2): Strakosha 6; Luiz Felipe 7, Acerbi 6, Radu 5,5; Lazzari 6,5, Milinkovic-Savic 7 (90′ Caicedo 7), Leiva 6, Luis Alberto 7,5 (75′ Parolo 6), Lulic 5; Correa 5,5, Immobile 5 (85′ Cataldi sv). All.: Simone Inzaghi.

Juventus (4-3-1-2): Szczesny 6,5; Cuadrado 5, Bonucci 6, De Ligt 5, Alex Sandro 5; Bentancur 7 (41′ Emre Can 5), Pjanic 6, Matuidi 6; Bernardeschi 5,5 (71′ Danilo 5,5); Dybala 6,5 (79′ Higuain sv), Cristiano Ronaldo 6. All.: Maurizio Sarri.

Luis Alberto il migliore in campo all'Olimpico, Cuadrado il peggiore. Già, perché alla fine è stato il colombiano a decidere in negativo Lazio-Juventus che ha visto i biancocelesti vincere 3-1 contro i bianconeri. Il suo fallo al 71′ ha fatto sì che la Lazio potesse trovare spazi importanti per poter penetrare il muro difensivo della squadra di Sarri che poco dopo l'espulsione dell'ex Chelsea, ha trovato il gol della vittoria con Milinkovic-Savic (prima del 3-1 finale di Caicedo), grazie soprattutto all'ennesima invenzione di Luis Alberto, capace di mettere insieme ben 2 assist questa sera. A non brillare nella Lazio è però Immobile che fallisce anche un calcio di rigore, mentre nella Juventus de Ligt lascia ancora una volta a desiderare dopo una gara non proprio esaltante. Ecco le pagelle della gara dell'Olimpico. Nella Juventus fanno bene Dybala e CR7 (in gol) ma serve poco ai fini del risultato.

Luis Felipe un muro goleador. Bernardeschi a tratti, bene Bentancur

Ha avuto il compito di fare da terzo attaccante in fase offensiva, ma Federico Bernardeschi non ha quasi mai trovato terreno fertile per sfondare all'interno della difesa biancoceleste. L'ex gioiello della viola è stato infatti più volte chiuso da un immenso Luiz Felipe che oltre al gol dell'1-1, conferma ancora una volta di essere un centrale fantastico capace di chiudere ogni giocata, a volte anche in maniera brusca, ma pur sempre efficace. Berna si è dovuto dunque limitare a fare il compitino e spegnersi nel secondo tempo. Chi invece si era messo e come in luce è stato Rodrigo Bentancur che è però dovuto uscire prima della fine del primo tempo, causa infortunio.

Ma la mezz'ora dell'uruguaiano è stata a dir poco strepitosa, contrassegnata soprattutto dall'assist che ha portato al gol di CR7. Bravo nel recupero palla, inoltre, negli strappi a centrocampo e negli inserimenti. Al suo posto Emre Can che ha avuto subito un impatto difficile in campo sfiorando anche di combinare un bel macello con unl fallo dubbio in area di rigore su Leiva. Nel secondo tempo si gestisce ma senza fare la differenza.

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Il rosso di Cuadrado esalta Luis Alberto e Milinkovic. Male de Ligt

Minuto 71′, Cuadrado ferma con un fallo Lazzari. Fallo da ultimo uomo, Fabbri concede punizione alla Lazio e giallo al colombiano. Il Var cambia tutto e decreta il rosso per il terzino della Juventus. Da quel momento cambia la partita e i bianconeri si sgretolano fra le grinfie di una Lazio esaltata dal suo centrocampo che ha fatto davvero la differenza in questa vittoria laziale. Già, perché dopo il primo assist, anche nella ripresa Luis Alberto si è distinto con l'ennesimo pallone scodellato all'interno dell'area di rigore avversaria che ha trovato un Milinkovic-Savic inseritosi con i tempi giusti, capace di stoppare in modo egregio la palla e calciare la palla in rete.

Per Sergej un gol da urlo che ha messo la ciliegina sulla torta su una prestazione importante andata a crescere soprattutto nel secondo tempo quando ha letteralmente annichilito la mediana bianconera. Decisivi i suoi secondi 45′ di gioco che hanno visto calare soprattutto de Ligt che oltre a farsi sorprendere ingenuamente sulla scodellata di Luis Alberto in occasione del gol del 2-1, ha fatto notare ancora una volta diverse criticità soprattutto dal punto di vista della personalità e del temperamento. Deve ancora crescere molto per diventare un campione.

Cristiano Ronaldo torna a fare il fenomeno, ma serve a poco

Il gol su azione mancava da quel Juventus-Bologna di più di un mese fa. Gol numero 708 in carriera. Sono i numeri di Cristiano Ronaldo che per la prima volta in stagione è riuscito a fare gol in trasferta. La rete del portoghese arriva nel primo tempo e racchiude una prestazione che sembrava poter portare ad un'altra vittoria dei bianconeri. Bravo ad inserirsi spesso con i tempi giusti all'interno della difesa della Lazio, quasi giocando come falso nove nel tridente inedito che in fase offensiva formava lui con Bernardeschi e Dybala nel primo tempo. Una prestazione che ha dunque convinto tutti fino alla ripresa quando insieme a tutta la squadra di Sarri si è sgretolato sotto i colpi di Luis Alberto e Milinkovic-Savic non riuscendo più a fare la differenza e tirare fuori dagli inferi i bianconeri ora a -2 dall'Inter capolista.

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Immobile in ombra perde il confronto con Dybala

A fare da comparsa in questa partita invece è stato Ciro Immobile. Per il bomber biancoceleste, la difficoltà maggiore è stata quella di superare Bonucci, bravo a giocare d'anticipo sull'attaccante della Nazionale di Mancini e capace di guidare de Ligt a dargli copertura evitando di farsi scappare alle spalle Correa. Immobile ha avuto nella ripresa la possibilità di riscattarsi dagli undici metri ma Szczesny gli ha negato il gol su rigore dopo un fallo dello stesso polacco su Correa che fino a quel momento non aveva brillato.

Una condizione che invece è sembrata non appartenere a Paulo Dybala che anche questa sera ha sfoderato una prestazione maiuscola al fianco di Cristiano Ronaldo. Il numero #10 della Juventus ha fatto la differenza fino al rosso di Cuadrado, quando ha faticato non poco a farsi largo come nel primo tempo quando lavorava soprattutto fra le linee. Sostituito poi da Higuain ma resta l'ennesima grande prova della Joya.

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