2 CONDIVISIONI

Le pagelle commentate di Roma-Udinese sul risultato finale di 1-0

Per la Roma i migliori sono stati El Shaarawy e Dzeko. Da rivedere il ruolo di Schick. Sotto la pioggia si spegne Zaniolo ma si accende lo spirito di gladiatore di De Rossi. Bravo Ranieri a cambiare volto alla squadra a gara in corso. Nell’Udinese anonimato generale, solo Mandragora e Musso si salvano.
A cura di Alessio Pediglieri
2 CONDIVISIONI

E' finita con un gol di Dzeko nella seconda metà della ripresa la sfida dell'Olimpico tra Roma e Udinese. Protagonista dal primo al 90′ la pioggia che ha condizionato la parte tecnica della sfida. Ranieri azzarda la formazione iniziale ma è bravo a raddrizzarla in corso, mentre Tudor viene tradito dall'approccio dei suoi. Bene la trequarti giallorossa, escluso Zaniolo, male la mediana e l'attacco friulani.

Immagine

Meglio Ranieri di Tudor: bravo a leggere la partita

La Roma impegnata nel secondo anticipo della 31a giornata, all'Olimpico davanti al proprio pubblico, conferma le scelte della vigilia ideate da Claudio Ranieri per lo schieramento, 4-2-3-1 ma non per gli interpreti perché la Roma scende in campo dal primo minuto sia con Schick che con Dzeko. Una scelta azzardata che spinge la squadra alla ricerca della vittoria ma che nella prima frazione di gioco non regala grandi soddisfazioni. Poi, quando mette mano alla formazione, togliendo il ceco, e inserendo prima Florenzi e Luca Pellegrini poi Under per De Rossi, la squadra prende equilibrio e non a caso fa sua la partita.

Udinese troppo arretrata, baricentro Roma più offensivo
Udinese troppo arretrata, baricentro Roma più offensivo

Tudor costruisce la propria Udinese molto in mediana, con una densità in mezzo al campo volta a frenare le idee di manovra giallo rosse. Un 3-5-2 che si appoggia moltissimo sul talento di Mandragora, perno della dorsale friulana, mentre in avanti si giocano le carte sulla velocità di Lasagna e la fisicità di Okaka. Mandragora però regge un tempo e viene sostituito, ma il problema è l'approccio alla gara: più occupati a difendere che ad offendere e quando Lasagna sbaglia il gol che spaccherebbe la partita, si alza troppo presto bandiera bianca.

Dzeko e Schick prove d'intesa rimandate

Ranieri lo aveva detto, le due punte fanno parte del sui DNA. E' strano dunque che il 4-2-3-1 di partenza faccia fatica a trasformarsi in un più naturale e conseguente 4-4-2 anche perché l'avversario lo richiede facendo molto traffico a centrocampo. Uno Schick lontano dall'area friulana sembra qualità offensiva sprecata e anche il ceco ci mette del suo, riuscendosi a ritagliare solo una occasione in tutto il primo tempo. Tanto che Ranieri a inizio ripresa lo sostituisce per Luca Pellegrini. Peggio fa Dzeko, ma solo nel primo tempo.

Mandragora bene un tempo, Larsen e D'Alessandro no

Nell'Udinese l'idea di Tudor è chiara per frenare la fase di costruzione giallorossa: creare densità a metà campo e riesce in parte a farcela. Mandragola si conferma su parametri più che positivi, provando anche la conclusione personale e gestendo i ritmi della squadra, ma regge solo un tempo costringendo Tudor alla sostituzione per Sandro.Manca anche la spinta sulle fasce per allargare il gioco.  Sia D'Alessandro che Larsen non affondano mai e non tengono larga la Roma che riesce a ragionare comunque grazie ai temi di Cristante e di De Rossi.

De Rossi solito gladiatore, Zaniolo non c'è

Capitan De Rossi chiamato al solito ruolo di play davanti alla difesa non sbaglia quasi nulla, riuscendo anche a proporsi laddove può. Esperienza da vendere su un campo scivoloso e insidioso per la pioggia, riesce spesso ad anticipare la giocata e interviene con la solita rudezza laddove serve. Suona anche la carica in un paio di occasioni ma non è seguito a dovere. Si spegne sotto il diluvio, invece Zaniolo, chiamato a fare l'esterno destro di centrocampo dove non si riesce a liberare per proporsi o proporre. Meglio quando gli si affianca Pellegrini invece di Schick nel secondo tempo.

De Paul e Fofana, sotto la pioggia si perdono

Se Okaka e Lasagna hanno il compito di tenere bassa la difesa giallorossa ai due interni di centrocampo era richiesto di trovare la superiorità numerica in possesso di palla e raddoppiare in fase difensiva. Sia per una mediana giallorossa più attenta ai recuperi sia per il campo che non ha permesso controlli e giocate di qualità non sono riusciti mai a fare la differenza, a cambiare il ritmo della partita, ad andare al tiro e coprire la difesa sulla pressione avversaria.

I migliori: Dzeko e El Shaarawy

Il Piccolo Faraone fatica sotto la pioggia. Fisicamente patisce il fango, tecnicamente non riesce mai a trovare la giocata preferita ma l'assist con cui lancia Dzeko in porta vale da solo il costo del biglietto. Segnale che sta crescendo anche di testa e di personalità, aspetti che in passato si sono spesso dimostrati il suo tallone d'Achille. Anche Dzeko al di là del gol ha giocato una gara generosissima, tornando a segnare all'Olimpico dopo quasi un anno. Una rete perfetta, che mostra il senso tattico sul filo del fuorigioco e il fiuto per la porta. Pericoloso come sempre di testa, ha lavorato molto anche in fase copertura dando una mano al centrocampo.

Immagine

Il tabellino

Roma-Udinese 1-0 (67′ Dzeko)

Roma (4-4-2): Mirante 6.5; Juan Jesus 5.5 (46′ Florenzi 6), Manolas 6, Fazio 6, Marcano 6; Zaniolo 5, Cristante 6.5, De Rossi 6.5 (69′ Ünder 6), El Shaarawy 7.5; Dzeko 6.5, Schick 5 (46′ Pellegrini 6). All. Ranieri 6.5

Udinese (3-5-2): Musso 6; De Maio 6 (84′ Teodorczyk), Ekong 5.5, Samir 5.5; Larsen 5, Fofana 5.5, Mandragora 6 (69′ Sandro 6), De Paul 5.5, D'Alessandro 6 (72′ Pussetto 6); Lasagna 5.5, Okaka 5.5. All. Tudor 5

Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi 6.5

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views