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Le pagelle commentate di Milan-Lazio sul risultato finale di 1-0

Più intensità il Milan che cresce nel finale. Gattuso ha il merito di non cambiare assetto trovando la quadratura giusta. Decisivo Kessie, negativo fino al calcio di rigore segnato. Opaco Piatek, in difficoltà Borini. Bene in mediana Bakayoko. Nella Lazio assente ingiustificato Milinkovic, si salavano Immobile e Correa.
A cura di Alessio Pediglieri
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A San Siro finisce con il Milan che gioisce per la vittoria di misura sulla Lazio che vale uno spicchio di Champions. Decisivo Kessie autore del rigore ma che non ha disputato una grande gara, in difficoltà nel prendere le misure agli avversari. Bravo Gattuso a imbrigliare la Lazio sulla trequarti, obbligando i capitolini alle vie centrali. Dove è mancato assolutamente Milinkovic-Savic il peggiore in campo. Bene Immobile (palo) e finchè non è uscito, Correa.

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Gattuso e Inzaghi, l'usato sicuro

Un Milan senza fronzoli schierato da Gattuso con un piglio offensivo dove si punta molto sulla fisicità soprattutto in mediana con Bakayoko e Kessie e sulla velocità sulle fasce con Suso e Borini. Ne nasce un 4-3-3 molto dinamico soprattutto per il lavoro di Cahlanoglu chiamato ad inserirsi tra le linee per creare superiorità numerica. Scelta precisa per mettere in difficoltà la mediana laziale, molto nutrita come Inzaghi spesso fa.

Anche a San Siro la Lazio non cambia assetto né protagonisti: Inzaghi prova a bissare il successo con l'Inter e presenta una formazione senza sorprese. Lo scacchiere è chiaro, il gioco è fluido, la manovra è dettata a memoria: Correa fa da cerniera tra Immobile e la mediana, Luis Alberto e Leiva i soliti inserimenti per vie centrali, mentre Milinkovic si appoggia su classe e fisico.

Milan più equilibrato, la Lazio pende a destra
Milan più equilibrato, la Lazio pende a destra

Kessie assente fino al gol, Bakayoko ok

Il Milan paga al centro una serata non positiva di Kessie che fatica ad entrare in partita. L'assenza dell'ex atalantino si fa sentire soprattutto nella fase di non possesso dove il Milan ha l'obbligo di recuperare subito palla e raddoppiare per non far ragionare la Lazio. Lo salva soltanto il gol su rigore nel finale. Il solo Bakayoko non può tenere le distanze e per Cahlanoglu è difficile ragionare in manovra sul pressing laziale. Chi c'è, invece, è proprio l'ex Chelsea che fa il proprio mestiere nel migliore dei modi: tiene palla col fisico, è sempre pronto al raddoppio, cerca ogni portatore di palla avversario.

Piatek-Immobile, derby delle punte a favore di Ciro

Piatek è chiuso bene dalla linea difensiva laziale, nel primo tempo per il polacco qualche acuto ma sempre lontano dallo specchio della porta. Il suo gioco si conosce a memoria e Acerbi comanda bene la difesa, sia sulle palle aeree sia quando il polacco si allontana dall'area per cercare palla. Il suo lo fa, tiene basso il reparto arretrato capitolino ma si chiede di più per l'uomo di area da rigore che è. Meglio fa Immobile che come suo solito non sembra in partita ma quando prende palla diventa pericolosissimo. Il palo nel primo tempo colpito su stop e girata è emblematico. Anche se Romagnoli non sbava i problemi arrivano quando la punta laziale scappa sulle fasce.

Più Cahlanoglu che Correa

Non incidono invece gli uomini che sono chiamati a ‘spaccare' la partita. Da un lato Correa che appoggia Immobile ma di fatto è il ponte tra attacco e mediana. Qualche incursione in velocità la fa ma non riesce a prendere le misure alla gara, correndo a volte a vuoto e in modo inconcludente. Fino all'infortunio ad inizio ripresa. Dall'altro Cahlanoglu, un po' meglio per personalità andando al tiro non appena ha l'occasione anche se deve cercare di più la palla e creare la superiorità che serve per smarcare la potenza di Piatek o l'estro di Suso.

Il peggiore: Milinkovic

Il giocatore che non ha mai partecipato in modo concreto alla manovra è certamente Milinkovic-Savic sul quale la Lazio chiede un aiuto nel momento del bisogno. Sempre lontano dalla manovra, assente ingiustificato, Inzaghi lo tiene in campo per 90 minuti ma non viene mai ripagato. Non c'è stato un guizzo, un'idea, una scelta corretta. Se l'attacco non ha mai inciso, la colpa è anche sua.

Tabellino

Milan-Lazio 1-0
Marcatori:
79′ rig. Kessié (M)

Milan (4-3-3): Reina 6; Calabria 6.5 (67′ Laxalt 6), Musacchio 6, Romagnoli 6.5 (68′ C.Zapata 6), Ricardo Rodríguez 5.5; Kessié 6, Bakayoko 7, Çalhanoglu 7; Suso 6.5, Piatek 6 (84′ Cutrone sv), Borini 6. All. Gennaro Gattuso 6.5

Lazio (3-5-1-1): Strakosha 6; Luiz Felipe 6, Acerbi 6.5, Bastos 6 (81′ Parolo sv); Romulo 5.5, Milinković-Savić 5, Lucas Leiva 6, Luis Alberto 5.5, Lulić 6 (74′ Durmisi 4); J.Correa 6 (48′ Caicedo 5), Immobile 6. All. Simone Inzaghi 5.5

Arbitro: Gianluca Rocchi della sezione di Firenze

Ammoniti: 9′ Romulo, 85′ Luis Alberto, 90+2 C.Zapata

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