Lazio, Zarate esalta la squadra: siamo da Champions League
I risultati non stanno tardando ad arrivare, tutto merito della strepitosa cura Reja, che ha rivitalizzato una squadra apparsa allo sbando sotto la cura Ballardini: la Lazio sta vivendo un momento magico, trovandosi al secondo posto in classifica dopo risultati piuttosto incoraggianti, nonostante la cocente sconfitta subita nel derby capitolino contro la Roma.
Mauro Zarate, uno dei protagonisti di questo inizio stagione laziale, non pone limiti agli obbiettivi che la Lazio vuole prefiggersi, scrutando l'orizzonte verso la tanto ambita zona Champions League: «L’idea è classificarci in Champions League». Poi, parte un'attenta analisi sul suo ruolo in campo: «Sto giocando spostato a destra, partendo da più dietro. Il tecnico vuole che arrivi in area, che compaia a sorpresa però a volte si complica tutto. Devo stare sulla fascia, devo correre e indietreggiare, adesso assisto i compagni e difendo. Non faccio i gol che ero solito fare però se è toccato ad un fenomeno come Eto’o svolgere un certo ruolo, perché non posso farlo io?»
Poi, i commenti su un brutto periodo, di cui rimane soltanto il ricordo: «Di problemi ne ho avuto solo uno, è stata una discussione in realtà. È accaduta tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di quella attuale. Nella seconda parte del campionato passato giocai solo nove partite, andare in panchina mi dava molto fastidio, il tecnico mi voleva in un’altra posizione ed io mi arrabbiai. Così la pressione cadde su di me, la squadra non faceva gol, giocava male e l’allenatore mi tolse. Non ho mai accettato di essere il sostituto però ho dovuto farlo».