Lazio, Tare e il ‘no’ al Milan: “Una scelta di cuore, andar via sarebbe stato sbagliato”
Considerato uno dei migliori direttori sportivi sulla piazza, Igli Tare ha deciso di rimanere alla Lazio nonostante il pressing estivo del Milan di Elliott. Il dirigente biancoceleste è infatti uno dei punti fermi della società di Claudio Lotito e ha voluto ringraziare il presidente per la considerazione rifiutando l'offerta di Boban e Maldini, che hanno cercato di coinvolgerlo nel progetto prima di dirigersi su Massara.
"Zvone lo conoscevo. E’ stato un mio idolo, lui sa il motivo. Paolo lo conoscevo da giocatore e ho avuto modo di conoscerlo meglio. E’ una persona esemplare – ha spiegato Tare al Corriere dello Sport – Ho toccato con mano l’atto d’amore che hanno compiuto. Anche la mia è stata una scelta d'amore. Ho capito che andare via dalla Lazio sarebbe stata una cosa sbagliata. Ho deciso con il cuore, non per soldi".
Il bonus Scudetto
Insieme a Simone Inzaghi, il 46enne albanese ha ora il compito di riportare la squadra laziale ai vertici del nostro campionato: "Stiamo cercando di portare la società dove merita di stare. Quando vado all’estero mi accorgo che la Lazio è ancora un nome importante. Prima di andare via da qui ci penserò sempre molto bene, so di aver creato qualcosa di bello. Insieme a tutti".
A conferma delle intenzioni di Lotito, nel contratto stipulato con la Lazio dal tecnico biancoceleste c'è anche un bonus Scudetto: "Ma non ce l’ha solo lui, ce l’hanno anche i giocatori – ha aggiunto il ds – Lo stiamo inserendo in tutti i contratti. Non per utopia, per obiettivo. Il Leicester è stato un esempio per tutti. Sa come si dice? Dove c’è un desiderio, c’è una strada". Tra i grandi colpi di mercato di Tare, spicca ovviamente quello di Milinkovic-Savic: "Sergej ha un contratto importante e verrà allungato di un anno, con gli equilibri giusti. Non devono essere stravolti, sono le piccole cose che fanno la differenza".
