Lazio, procuratore Zarate: gioca da terzino, lo stanno rovinando
Non c'è pace per Maurito Zarate alla Lazio. Sembra un genio incompiuto, un talento inespresso, di certo un giocatore non capito fino in fondo. Un rapporto di amore e di odio in Capitale che lo sta consumando pian piano. Il primo anno che arrivò, gli si diede il beneficio del dubbio per acclimatarsi in serie A e in una piazza esigente e che non ammette errori, pena l'etichettatura a vita. Poi, però, ce ne ha messo anche lo stesso giocatore a non entrare mai nei meccanismi del gruppo, giocando da solista assoluto, facendo inviperire allenatore e compagni.
Sulla classe non si discute: alla Lazio non ci sono altri giocatori con quell'estro e quei piedi, capace di dribblare chiunque, accarezzare il pallone e inventare giocate sublimi. Forse il solo Hernanes lo avvicina per tecnica. E non a caso, Zarate è amato dal proprio pubblico, un beniamino dei tifosi perchè è una delizia per gli occhi anche se a volte fa disperare e arrabbiare. Ma ultimamente, ad arrabbiarsi è anche il fratello del giocatore, Sergio, procuratore di Maurito: "Non ho ancora parlato con Maurito, ma personalmente non sono contento della posizione nella quale ha giocato contro il Palermo. Mio fratello non è un terzino, domenica ha giocato a 5 metri da Radu, la maggior parte delle volte era vicino alla porta di Muslera. In questo modo non rivedremo mai il vero Zarate, così lo distruggono calcisticamente".
Parole pesanti, rilasciate a Radio Manà Manà e che faranno di certo imbufalire il vulcanico Lotito, già teso per un derby contro la Roma sconfitta 3-0 dallo Shakhtar in Champions, alle porte. "Abbiamo ancora 3 anni di contratto con la Lazio e intendiamo rispettarlo, a meno che non arrivi una squadra pronta a fare un business con Lotito – ha proseguito il procuratore – Questo è un altro discorso, spero però domenica di vederlo all'attacco…"