Cori razzisti, il giudice sportivo chiude la Curva Nord della Lazio per 2 turni
Nel momento migliore della sua Lazio, Simone Inzaghi perde il dodicesimo giocatore: la Curva Nord dello Stadio Olimpico. Il giudice Gerardo Mastandrea ha infatti sanzionato il tifo biancoceleste e chiuso il settore più caldo dell'impianto romano per le partite contro Cagliari e Udinese. Il motivo di tale decisione, è stato spiegato in un comunicato e si riferisce ai cori discriminatori rivolti a Duncan e Adjanpong. La chiusura della Curva Nord è stata inizialmente decisa per una sola giornata, ma è automaticamente raddoppiata per via della revoca della "sospensione condizionale" a cui era stata sottoposta la tifoseria laziale: colpevole di episodi simili durante il derby con la Roma dello scorso aprile.
Il comunicato ufficiale
"Letta la relazione dei collaboratori della Procura federale nella quale, tra l’altro, si riferisce che i sostenitori della società Lazio, assiepati nel settore "Curva Nord", nel numero di circa 2000 (rispetto a n. 5449 occupanti), si rendevano responsabili, al 31° del primo tempo ed al 33° del secondo tempo, di cori espressione di discriminazione razziale, durati alcuni secondi, nei confronti, rispettivamente, dei calciatori del Sassuolo Adjapong Claud e Duncan Alfred", si legge nella nota pubblicata sul sito della Lega di Serie A.
"Ritenuto che gli episodi sopradescritti integrano, in termini di dimensione e percezione reale, i presupposti di rilevanza e quindi di punibilità delle condotte dei sostenitori, delibera di sanzionare la Soc. SS Lazio con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato "Curva Nord" privo di spettatori. Dispone, altresì, la revoca della sospensione dell’esecuzione della sanzione inflitta in occasione della gara Roma-Lazio del 30 aprile 2017 (CU LNPA n. 197 del 2 maggio 2017), per mancata decorrenza dell’annuale periodo di prova".