Lazio, malore per Tare. Solo un grande spavento: “Tranquilli, ora mi sento bene”

Al lavoro per costruire una Lazio sempre più forte e pronta per affrontare le insidie della Champions League, Igli Tare non ha retto lo stress degli ultimi giorni. Il direttore sportivo biancoceleste, subito ricoverato d'urgenza alla clinica "Padeia", ha scoperto di soffrire di una forma leggera di polmonite ed è inizialmente rimasto in terapia intensiva presso l'istituto, prima di far rientro nella propria abitazione. Al momento le condizioni di Tare sarebbero buone e non desterebbero particolari preoccupazioni. E' bastata, infatti, una dose massiccia di antibiotici per rimettere in piedi l'ex giocatore, oggi apprezzato uomo mercato del club capitolino. E' stato lo stesso Igli Tare a raccontare l'episodio, ai colleghi del sito albanese "sportal.al": "Ora mi sento molto bene, non ho alcun problema – ha dichiarato il ds – Ho avuto un malore dovuto allo stress e i medici mi hanno diagnosticato una forma lieve di polmonite. Dopo aver eseguito i controlli del caso in clinica, hanno deciso di tenermi in osservazione solo per precauzione, anche se la mia salute non era a rischio".

Nelle ultime ore le voci sulla gravità del problema del dirigente albanese si sono rincorse. C'è chi ha parlato di una patologia di lieve entità chi, invece, ha descritto la polmonite di Tare come un grave problema. L'unica certezza è che adesso dovrà prendersi qualche giorno di riposo, e procrastinare tutte quelle operazioni di mercato che stava seguendo. Su tutte quella che portano ai due francesi André-Pierre Gignac (Marsiglia) e Benoit Trémoulinas (Siviglia), e la suggestiva idea di arrivare al "Chicharito" Javier Hernandez del Manchester United, fino ad oggi in prestito al Real Madrid. Appena potrà tornare alla sua normale attività, Igli Tare avrà da affrontare anche la questioni rinnovi. In casa Lazio, infatti, ci sono alcuni giocatori che aspettano la chiamata del ds per parlare del proprio contratto. Tra questi: il portiere Marchetti (in scadenza nel 2016, e desideroso di chiudere la carriera in biancoceleste), il capitano Mauri, e i giocatori Cana, Ciani e Ledesma.