Lazio, lo Scudetto 1914/1915 è più vicino: la FIGC deciderà ad agosto
Festeggiare uno Scudetto a distanza di cento anni, senza neppure averlo vinto sul campo e per di più ex-aequo con un'altra squadra (il Genoa), a cui era stato già assegnato all'epoca. L'estate incredibile della Lazio sembra davvero non avere mai fine: da una parte un mercato deludente, con i big in fuga da Formello, un tecnico come Marcelo Bielsa scappato prima ancora di arrivare, la chiamata urgente di Simone Inzaghi per la panchina (con il tecnico già presentato dalla Salernitana), il record negativo di 11 abbonati (sic!) nella prima giornata di prevendita, ed una contestazione da parte dei tifosi che non sembra aver fine. Dall'altra, la possibilità, ora concreta, di vedersi assegnato uno Scudetto i cui protagonisti sarebbero anche tutti sottoterra da decenni.
Il motivo è molto semplice: all'epoca non esisteva ancora il campionato nazionale a girone unico (che sarebbe arrivato soltanto nella stagione 1929/1930), e le squadre erano suddivise per gironi su scala geografica, dove solo le prime si sarebbero poi affrontate in una fase nazionale. Caso volle che, poco prima che finisse la fase a gironi, l'Italia (all'epoca ancora un Regno) decidesse di entrare nella Prima Guerra Mondiale. Era il 20 maggio 1915: tre giorni dopo si sarebbe dovuta giocare l'ultima giornata della fase a gironi, mai disputata.
Si era pensato, infatti, di rinviare quelle gare a fine guerra, nella convinzione che sarebbe durata poche settimane, visto che era già iniziata nell'estate 1914 nel resto d'Europa. Ed invece fino al novembre 1918 la guerra continuò ininterrotta, e dunque quelle gare non furono mai disputate. La situazione, ricostruita dalle testate dell'epoca, sarebbe stata la seguente: il Genoa (vincitore del girone del Nord) avrebbe dovuto giocare contro il Torino (contro il quale aveva da poco perso 6-1) ed in caso di sconfitta sarebbe stato scavalcato proprio dai granata. Anche l'Inter, sulla carta, poteva arrivare prima in caso di pareggio tra Genoa e Torino e di vittoria nerazzurra contro il Milan. La Lazio invece aveva già vinto il girone del Centro, mentre in quello Sud si sarebbe dovuta giocare la gara tra Internaples e Naples, con la prima in vantaggio per 3-0 nel match d'andata (nel 1926 le due squadre avrebbero dato poi vita al Napoli vero e proprio).
Quattro anni dopo, a guerra finita, si decise di assegnare lo scudetto al Genoa, ignorando il primo posto della Lazio nel girone Centro ed anche l'Internaples in quello meridionale. Ci furono proteste da parte di Torino ed Inter, ma alla fine si decise di lasciare il titolo alla formazione ligure, che tra l'altro aveva perso molti giocatori durante la Guerra (come il terzino Claudio Casanova). Adesso, a distanza di 101 anni (sic!), la Lazio chiede a viva voce questo Scudetto, che sarebbe il terzo della sua storia (pareggiando il numero di quelli della Roma): il 4 agosto il Consiglio Federale potrebbe già sciogliere le riserve, ma in ogni caso non lo toglierà al Genoa. In caso di assegnazione alla Lazio, si tratterà di un titolo "ex-aequo". Un caso più unico che raro nella legislazione sportiva.