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Lazio, l’accordo con Keita è un problema. Lotito valuta Cerci e Paloschi

Continuano le trattative in casa biancoceleste con l’entourage dell’attaccante che, però, continua a rifiutare il rinnovo del contratto. Dal prossimo mercato invernale, dovrebbe comunque arrivare un nuovo attaccante.
A cura di Alberto Pucci
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L'attesa fumata bianca per il rinnovo di Keita Balde non è ancora arrivata. Sopra Formello, il cielo è infatti ancora grigio e pare pronto a scatenare un diluvio sul centro sportivo biancoceleste. Sotto contratto fino al 2018, l'attaccante spagnolo non ha ancora accettato le proposte di rinnovo formulate da Lotito e Tare e pare sempre più deciso a portare avanti il suo personale braccio di ferro con il club fino alla prossima estate. Un bel problema per la società capitolina, che rischia di dover fare a meno di uno dei suoi giocatori più positivi in questo brillante avvio di stagione. Nonostante il problema del rinnovo, lo spagnolo ha infatti messo a referto 10 gare giocate, tre assist e quattro gol: in pratica un centro ogni 163 minuti. Numeri importanti per il giovane attaccante cresciuto nel Barcellona che continua ad essere seguito da molti club italiani e stranieri.

Le alternative invernali

La permanenza di Keita Balde a Roma non è dunque così scontata. Se si arriverà alla rottura totale, e al conseguente addio del giocatore, il club romano sarà costretto a cercare un'alternativa dal mercato e valutare profili come quelli di Ntep o Dirar: giudicati all'altezza di vestire la maglia laziale. In attesa delle eventuali trattative della prossima estate, la Lazio vorrebbe muoversi anche nelle prossime settimane quando aprirà il mercato di riparazione invernale. Complice il flop di Luis Alberto e la voglia di scappare del panchinaro Djordjevic, Igli Tare sta seguendo con attenzione due nomi: quello di Alberto Paloschi e quello di Alessio Cerci. La strada più semplice è quella che porta al giocatore dell'Atalanta. Anch'egli relegato in panchina, l'ex attaccante dello Swansea potrebbe ritrovarsi sotto la guida tecnica di Simone Inzaghi. Stesso discorso per Cerci, che però deve ancora dimostrare di aver recuperato una firma fisica accettabile.

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