Lazio-Juventus, Reja: “Abbiamo sprecato troppo nelle ripartenze” (foto)

La Lazio è quasi riuscita nell'impresa, quella di battere la Juventus campione d'Italia e capolista solitaria del campionato, reduce da 12 vittorie consecutive. Ne è nato un pareggio ricco di rammarichi perché un'altra occasione del genere difficilmente si ripeterà per gli uomini di Reja che hanno giocato un'ora di gara in superiorità numerica e nel finale hanno colpito due clamorosi pali, una traversa su strepitosa parta di Storari e palo su una giocata da biliardo del giovane Keita. Eppure, al di là di un punto che resta stretto, c'è la conferma di una squadra ritrovatasi dopo la parentesi in discesa di fine 2013, grazie ad una autostima recuperata ad opera di Reja che ha lavorato tantissimo sulla testa dei propri giocatori ancor prima che su tattiche e schemi.
Gara in salita – Siamo partiti malissimo perché ci pressavano alti e non riuscivamo a ragionare. Poi siamo usciti alla distanza e abbiamo avuto sfortuna sui due pali. Avremmo potuto anche vincere e sarebbe stato molto bello. Ci ho sperato fino alla fine ma mi va bene anche il punto guadagnato. Abbiamo meritato di più anche se loro hanno giocatori che in ogni momento possono metterti in difficoltà.
Giochi tattici – Loro hanno giocatori di grandissimo livello, sia in fase offensiva che difensiva. Noi abbiamo preparato le palle da fermo con attenzione, poi nelle fasi di gioco abbiamo chiuso bene le fasi centrali del campo e abbiamo solamente sbagliato qualche ripartenza. Dovevamo spingere di più. Anche la difesa a tre ha reagito bene contro Tevez e Llorente. Sapevamo che loro giocavano in verticale alternando le punte e così abbiamo optato per tre difensori con l'aiuto dei centrocampisti, soprattutto con i ripiegamenti di Ledesma e Biglia. Abbiamo retto molto bene a centrocampo e ho visto giocare bene Hernanes nella ripresa. Avevamo un certo equilibrio in campo ma non potevo rischiare di metterci uno contro uno con i loro attaccanti, possono risolvere la partita in qualsiasi momento e quindi non me la sono sentita di rischiare anche alla fine cambiando le scelte tattiche.
Caso Marchetti – Berisha?Ha fatto benissimo e ha dato sicurezza al reparto. E' bravo, legge bene le traiettorie e mi dà affidamento. Marchetti non l'ho visto bene, l'ho visto pallido e non in forma; anche lui mi ha confermato la sensazione e dopo una settimana travagliata non se l'è sentita di scendere in campo da subito.