Lazio-Juventus: le pagelle commentate sul risultato di 1-2
Il pareggio del Napoli a San Siro col Milan, la sconfitta dell’Inter e la ghiotta possibilità di allungare in classifica battendo la Lazio all’Olimpico. La Juventus non poteva assolutamente fallire questo appuntamento in una partita che è stata totalmente dominata dai biancocelesti. Contro i biancocelesti è finita con il punteggio di 2-1 in favore della squadra di Allegri grazie ai gol di Cancelo e di Cristiano Ronaldo su rigore dopo l'iniziale vantaggio laziale su autogol di Emre Can. Simone Inzaghi ha dovuto fare i conti con in problemi in difesa: out Acerbi per squalifica e Luiz Felipe per infortunio, oltre a Marusic. In difesa scelte obbligate, dunque, con Wallace e Bastos insieme a Radu.
Così ecco che a centrocampo è stato schierato Parolo nell'inedito ruolo di esterno destro nel 3-5-2 di partenza con Correa ed Immobile davanti. Allegri invece ha dovuto fare a meno di Pjanic e Mandzukic, entrambi in gol nel 2-0 maturato all'andata. Ha giocato dall'inizio Dybala che, contro la Lazio, si scatena: 10 gol in tutte le competizioni, è la sua vittima preferita. Tra i migliori in campo all’Olimpico sicuramente Luis Alberto al pari di Parolo. Malissimo invece Cristiano Ronaldo e Emre Can che sono stati i flop della gara. Vediamo nel dettaglio le pagelle commentate di questo Lazio-Juventus.
CR7 spento ma decisivo. Immobile e Correa a fiammate
Poco, davvero troppo poco per rendersi conto che davanti ci fosse davvero Cristiano Ronaldo. Già, perchè rigore decisivo a parte, il portoghese è stato a dir poco un’ombra all’Olimpico, quasi irriconoscibile, come mai l’avevamo visto fino a oggi. E nemmeno l’ingresso di Bernardeschi nella ripresa con Dybala e Douglas Costa, tutti insieme, è riuscito a dare forza maggiore all’ex stella del Real Madrid, assolutamente spento, quasi spazientito dalla situazione di difficoltà dei bianconeri.
Dall’altra invece non si può dire che sia andata meglio, anzi, il raddoppio fallito da Immobile nella ripresa avrebbe potuto mettere definitivamente ko la Juve e invece il bomber napoletano ha sprecato clamorosamente. Diversa la situazione di Correa che è andato a fiammate ma ha fatto molto meglio di Dybala, schierato nella stessa posizione, ma si è anche sacrificato tanto in fase di ripiegamento.
Emre Can fa autogol e va in difficoltà contro Luis Alberto
Male, forse come mai l’avevamo visto. Ha speso un fallo nel primo tempo prendendosi un’ammonizione che forse l’ha poi condizionato per tutto il resto della gara. Emre Can non è stato il solito centrocampista ordinato che tanto ha colpito Allegri, infatti non è mai stato in grado di garantire ordine, equilibrio e manovra alla Juventus che anzi ha visto più volte l’ex Liverpool perdere palloni banali, anche fuori dall’area di rigore, che per poco non risultavano fatali per i bianconeri. Nella ripresa è suo l’autogol che porta in vantaggio la Lazio e condanna la Juve a una partita di rimonta.
In tal senso va dato merito anche a Luis Alberto capace di aggrapparsi completamente al tedesco senza mollarlo un attimo attaccandolo senza dargli la possibilità di riuscire a fare il secondo tocco e andando più volte anche al tiro come accaduto nei primi minuti della ripresa. Proprio lo spagnolo sulla trequarti ha innescato al meglio Correa e Immobile che hanno però sprecato più volte la sua intraprendenza nel costruire azioni da gioco pericolose.
Cancelo e Bernardeschi determinanti dopo il loro ingresso
Uno al posto di Douglas Costa, l'altro per Matuidi. Non c'è voluto molto per raddrizzare la partita dopo l'ingresso di Cancelo e Bernardeschi. L'ingresso dei due, ha consentito alla Juventus di rimettere in piedi la partita e così è stato. Le folate dell'ex viola sono state infatti decisive lungo l'out destro con Bastos completamente disorientato. E proprio da una giocata in velocità del talento toscano è nata l'azione che ha portato poi al gol del pareggio Cancelo che sul secondo palo si è fatto trovare pronto per l'1-1.
Il portoghese è stato l'elemento di disturbo di una gara giocata alla perfezione dalla Lazio. L'ex Valencia ha fatto la differenza mettendo completamente in difficoltà Lulic disorientandolo con tagli continui e rapidi cambi di direzione. Entrambi determinanti così come tutta la panchina della Juventus, la vera forza di questa squadra.
Parolo e Alex Sandro, che sfida sulla fascia
E’ stata la mossa a sorpresa di Simone Inzaghi che forse, più per necessità che per reale volontà, ha inserito Parolo sulla fascia destra nel suo solito centrocampo a cinque. La differenza di passo con il suo diretto rivale Alex Sandro è tanta, ma l’intelligenza dell’ex Parma ha fatto sì che fra lui e il brasiliano si innescassero duelli continui per tutti i novanta minuti.
In questo senso il brasiliano è stato praticamente perfetto in fase difensiva ma il centrocampista biancoceleste l’ha messo sempre in difficoltà con inserimenti tempestivi e improvvisi che in diverse occasioni hanno sorpreso la retroguardia bianconera. Interessante anche la copertura difensiva di Parolo quando Alex Sandro si spingeva in avanti per aiutare Matuidi in fase offensiva. E’ stata una vera lotta che però ha visto emergere entrambi in una partita giocata benissimo dai due protagonisti di Lazio e Juventus.
Lucas Leiva scudo difensivo contro Dybala
Capitano e jolly d’attacco di questa Juventus. Paulo Dybala era l’uomo che avrebbe dovuto mettere in difficoltà la Lazio e invece l’argentino s’è ritrovato imbrigliato nella morsa della difesa biancoceleste una volta superato il centrocampo. Già, perchè prima di affrontare i tre centrali, l’ex Palermo aveva l’arduo compito di sbarazzarsi di un Lucas Leiva in versione tigre capace di ringhiare subito sulle caviglie del giovane attaccante costretto a ritornare spesso indietro per ricominciare l’azione. Allegri allora l’ha cambiato a più riprese scambiandolo di posizione con Cristiano Ronaldo.
Il portoghese è stato portato al centro con la Joya a destra e Douglas a sinistra, ma i risultati non sono stati così esaltanti come si aspettava il tecnico livornese. Nella ripresa qualche segnale di risveglio che però hanno portato comunque poco alla manovra offensiva bianconera. Per Lucas, una partita da vero baluardo, quasi da difensore aggiunto in una difesa laziale che era a pezzi falcidiata dalle assenza per infortunio e squalifica.
Tabellini e voti
LAZIO (3-5-2): Strakosha 6; Bastos 6 (90′ Pedro Neto sv), Wallace 6,5, Radu 6,5; Parolo 7, Milinkovic-Savic 6, Leiva 7, Luis Alberto 7 (81′ Berisha sv), Lulic 6,5; Correa 6,5, Immobile 5 (83′ Caicedo sv). All.: S. Inzaghi
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 7; De Sciglio 6, Bonucci 6 (41’ Chiellini 6), Rugani 6, Alex Sandro 6,5; Bentancur 6,5, Emre Can 5, Matuidi 5,5 (60’ Bernardeschi 7); Douglas Costa 5 (70′ Cancelo 7), Dybala 5,5, Cristiano Ronaldo 6. All.: Allegri