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Lazio-Juventus 0-3, doppio Pogba e Tevez: Roma di nuovo a -3 (foto)

I bianconeri rispondono al successo esterno dei giallorossi a bergamo con un perentorio tris all’Olimpico. Trascinati da un Super Pogba autore di una doppietta e da Tevez al 9° centro in campionato, attuale nuovo capocannoniere soliario.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Lazio gioca, la Juventus segna. Si potrebbe racchiudere così il successo bianconero per 3-0 all'Olimpico, una vittoria che è parsa anche più semplice di quanto non potesse essere. Forza di un gruppo che rende tutto più facile, anche le ‘mission impossible' più complicate, sbancando un campo difficile contro un avversario che prima di subire la legge bianconera aveva anche fatto bene. Grazie alle reti di Paul Pogba (doppietta da autentico trascinatore) nei due tempi e di Carlitos Tevez (neo capocannoniere solitario in attesa di vedere cosa farà Callejon) nella ripresa, alle percussioni di un ottimo Pereyra capace di fare alla grande il vice Vidal; grazie ai lanci chirurgici di Pirlo, alle sgroppate di Marchisio, alle chiusure difensive di Padoin. Per Allegri l'ennesima conferma che questa Juventus rispecchia sempre di più il suo pensiero. Non è la squadra aggressiva e cannibale di Conte, al massimo dal primo minuto di gioco. E' una squadra più riflessiva, che necessita di qualche minuto per prendere le misure all'avversario di turno ma nel momento in cui lo fa, poi, diventa letale. La Lazio non ha giocato male, si è dovuta semplicemente inchinare ad un avversario tatticamente e tecnicamente più forte e che si è ripresa la vetta della classifica dopo il tentativo di aggancio della Roma, corsara a Bergamo in rimonta.

Primo tempo: ci pensa Pogba

Pioli prova a sorprendere la Juve. In un Olimpico tutto esaurito, Stefano Pioli gioca la carta a sorpresa con Klose a centro dell'attacco dove le ali sono Keita e Candreva. Grande escluso Djordjevic malgrado l'ultimo acquisto di quest'estate sia il miglior realizzatore dei capitolini. Per il resto nessun'altra sorpresa, così come per la Juventus di Allegri in cui in avanti c'è la coppia-gol Llorente-Tevez con Morata in panchina. Iniziano molto meglio i padroni di casa con un paio di occasioni offensive che mettono subito a dura prova la quadratura difensiva bianconera. All'11' l'occasione per la Lazio arriva con un bel colpo di testa di De Vrij che termina alto sulla traversa, imitato qualche minuto più tardi da Candreva  che prova il tiro a giro che esce di pochi metri. Per la Juventus, il più reattivo sembra essere Pereyra che riesce con facilità ad inserirsi tra le linee difensive laziali, come al 18′ quando si inventa una serpentina in area dei capitolini che il solo Marchetti accompagna a bordo campo.

Pogba punisce i capitolini. Ma sono i prodromi della crescita bianconera con gli uomini di Allegri che non appena prendono le misure agli avversari, pungono in modo vincente: al 24′, l'ennesima discesa di Tevez apre in due la difesa laziale che si fa trovare con Lulic in difficoltà su Pogba che controlla e infila di destro Marchetti, in una giocata da gran campione. Inizia una nuova partita con la Juventus che dà il meglio di sè grazie ai lanci millimetrici di Pirlo, le corse di Pereyra e Tevez e i cross di Padoin e Lichtsteiner, mentre la Lazio stenta a riprendersi, come un pugile sull'orlo del ko. E quando al 29′ ancora Pogba colpisce un clamoroso palo su tiro a giro perfetto, si capisce che la Juventus ha preso in mano le redini del match. Così il primo tempo finisce col vantaggio dei torinesi e Pioli che si deve inventare qualche altra mossa nell'intervallo.

Secondo tempo: Tevez e Pogba, Lazio ko

Pioli attendista. Aspetta Pioli a cambiare le carte in gioco. Il tecnico della Lazio ripresenta gli stessi 11 del primo tempo per dar fiducia ai suoi ma è la Juventus a riprendere da dove aveva finito: in attacco, gestendo ritmi e palloni. I padroni di casa faticano a creare manovre offensive orchestrate malgrado in difesa la Lazio giochi molto bene, corta e a ridosso della linea mediana. Sia Candreva che Keita non riescono a troare gli spazi giusti per le incursioni personali o per i cross verso Klose. Mentre la Juventus amministra il vantaggio, senza fretta, in attesa del colpo decisivo per chiudere la partita.

Tevez e Pogba puniscono i capitolini. Che arriva puntuale al 10′ della ripresa quando la Juventus sfrutta al meglio il contropiede perfetto. Marchisio si fa 30 metri palla al piede prima di offrire la palla giusta per Carlitos Tevez che si beffa di Basta e infila Marchetti per il gol della sicurezza bianconera. Solo allora Pioli decide per il cambio: fuori i deludenti Keita e Klose per Djordjevic e Anderson. Tatticamente cambia poco ma ci si  a nuovi piedi nella speranza di ribaltare le sorti di un incontro segnato dalla concretezza bianconera. Con il 3-0 che porta il marchio ancora di Paul Pogba che segna la propria doppietta personale al 19′ mettendo in ginocchio la Lazio e silenziando l'Olimpico gremito.

Juve in 10, orgoglio Lazio. Nel finale di partita, l'ultimo acuto arriva per l'espulsione al 25′ di Padoin per doppia ammonizione. Allegri cambia subito, togliendo un esaurito Pereyra per il giovanissimo Mattiello. La Lazio prova a riaprire una partita oramai chiusa e blindata a favore dei bianconeri, con l'orgoglio e la rabbia di chi sa di aver perso un'occasione importante per fare il salto di qualità. Il finaleè anche laziale con Buffon impegna per mantenere inviolata la propria porta anche se l'ultima azione della gara è di marca bianconera.

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