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Lazio, Inzaghi: “Battere la Juve? Sappiamo come farlo, in passato ci siamo già riusciti”

Il tecnico dei capitolini è pronto per il big-match dell’Olimpico dove potrà provare a frenare la corsa della capolista: “E’ inutile nasconderlo, giocheremo con una tra le migliori squadre d’Europa: serviranno cuore, testa e gambe”. Poi sui singoli: “Cristiano sarà un osservato speciale. Caceres? Era scontento”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Lazio proverà a fare ciò che a nessuno è mai riuscito fino a questo momento: battere la Juventus. Solamente il Genoa ci è andato  vicino con un clamoroso pareggio, poi tutti hanno dovuto chinare il capo al potere bianconero. Ma la speranza c'è, finchè non finisce la partita, al fischio di inizio si parte alla pari ed è questo il pensieri di mister Inzaghi che prova a scuotere un ambiente che sta lottando per un posto in Europa che passerà anche dalla sfida all'Olimpico.

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La strada è in salita, domenica ci sarà il faccia a faccia con la prima della classe e la Lazio si deve fare trovare pronta all'appuntamento. Se sul piano tecnico i capitolini pagano pegno, è nel collettivo e nel clima stadio che si deve trovare il ‘quid' in più, oltre ad un approccio costruito sull'autostima e la determinazione. Inzaghi ci crede e prova in conferenza stampa a trasmettere pensieri positivi al gruppo: "Già in passato ci siamo riusciti: domenica giocheremo contro una delle migliori squadre in Europa, abbiamo bisogno di una prestazione importante, i ragazzi si sono allenati bene, serviranno testa, cuore e gambe"

La ricetta vincente di Inzaghi

Per battere la Juventus Inzaghi sa che ci vorrà una partita perfetta, arricchita di buona dose di fortuna. Insieme al Napoli, la Juve è infatti la squadra che è riuscita a migliorarsi ulteriormente rispetto alla scorsa stagione. Tutte le altre sono sugli stessi livelli: "Sapevamo che non sarebbe stato dei più semplici ma abbiamo nelle nostre corde prestazioni di alto calibro:  per battere i bianconeri serviranno giuste motivazioni ed il migliore approccio, loro partono sempre forte nei primi 15-20 minuti, dovremo essere bravi a far girare gli episodi dalla nostra parte e non perdere di intensità".

Da Ronaldo a Caceres, il pensiero sui singoli

Sui singoli, Inzaghi è perentorio: si vince uniti, con il gruppo. Il resto conta ma è relativo: " Cristiano sarà un osservato speciale, insieme a Messi è uno dei migliori giocatori al mondo, ma è l'insieme che farà la differenza. Possiamo giocare sia a quattro che a tre, abbiamo diverse opzioni tattiche. Correa? Ci aiuterà con la Juve e in futuro. Caceres? Voleva giocare sempre e non era possibile, ma non ha mai creato problemi e ha sempre dato il 100%"

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