Lazio in Champions, Higuain sbaglia un rigore da 40 milioni
Contrariamente a quanto avviene da sempre a fine campionato, quando le ambizioni vengono meno e vincere o perdere è relativo al punto di destare sospetti di "biscotti" e/o favori, il torneo 2014/2015 si è chiuso con una splendida finale "secca" per il terzo posto: piazzamento che garantisce i playoff di Champions League. Teatro dei novanta minuti più importanti dell'ultima giornata, è stato il "San Paolo" di Napoli, dove due risultati su tre avrebbero premiato la Lazio di Stefano Pioli. A sorridere, in fondo ad una sfida ad alta tensione, è stata la Lazio. Il sogno napoletano di centrare il gradino più basso del podio, dietro Juventus e Roma, è infatti evaporato sull’occasione colossale (e sciupata) di Callejon, sul rigore fallito da Higuain e davanti alla condotta di gara degli avversari.
Sfortuna ma anche una strategia poco efficace da parte dei partenopei, specialmente nella prima parte di gara dove gli inserimenti centrali sono stati ben bloccati dalla retroguardia di Pioli. Lazio che ha saputo sfruttare al meglio la confusione tattica, prima di entrare in apnea per un secondo tempo decisamente più difficile dove ha seriamente rischiato di vanificare quanto di buono aveva fatto nei primi 45 minuti, prima di trovare la terza gioia con Onazi e il poker di Klose. Il risultato premia i capitolini e da’ il via ai rimpianti azzurri. Napoli piange e impreca per l’occasione gettata al vento, la Lazio invece sorride per aver conquistato un obiettivo inimmaginabile ad inizio campionato.
Dopo il commovente minuto di silenzio in ricordo del "Petisso" Pesaola, il San Paolo ha subito fatto sentire il suo urlo assordante. Spinto dal pubblico di casa, il Napoli ha tenuto il comando delle operazioni sin dai primi minuti. Contro una difesa laziale particolarmente alta e aggressiva, gli azzurri hanno costruito la prima occasione con Gonzalo Higuain, il cui tiro è stato bloccato in due tempi da Marchetti. Al 23esimo il pallone buono è capitato sul destro di David Lopez, ma lo spagnolo ha sparato alto dal limite dell'area. Napoli sfortunato 2 minuti dopo. Higuain lancia di prima intenzione Callejon che, solo davanti a Marchetti, non ha inquadrato la porta per pochi centimetri.
La Lazio ha retto bene l'onda d'urto partenopea e, di tanto in tanto, si è fatta viva nell'area azzurra. Poco dopo la mezz'ora, il pubblico di Fuorigrotta ha trattenuto il respiro, grazie ad un'uscita scriteriata di Andujar: salvata a porta scoperta da Koulibaly. L'occasione biancoceleste, è arrivata a pochi secondi dal vantaggio ospite: sassata di Parolo, leggermente deviata da Inler, che è finita alle spalle del numero 45 partenopeo. Una doccia fredda per il Napoli, diventata ghiacciata al 46esimo con il raddoppio bianconceleste. Un attimo prima del fischio di Rocchi, complice una difesa partenopea colpevolmente troppo alta, Lulic ha lanciato Candreva in campo aperto. Fuga del giocatore di Pioli e destro dolce a battere per la seconda volta Andujar.
Sotto di due gol, Rafa Benitez ha tentato la mossa della disperazione all'ottavo del secondo tempo: fuori Inler, dentro Gabbiadini, con Hamsik che ha scalato in mediana. Il primo effetto di una squadra tutta all'attacco, lo si è visto subito: lancio di Hamsik per Callejon, sponda dello spagnolo per Higuain e gol del 1-2. Galvanizzata dalla rete del Pipita, la squadra di Benitez è andata vicinissima all'istantaneo pareggio: conclusione a botta sicura di Mertens e salvataggio sulla linea di de Vrij a Marchetti battuto. Lazio in difficoltà davanti all'assedio dei padroni di casa e in 10 uomini, dal 17esimo, per il secondo giallo a Parolo. Un'inferiorità che i biancocelesti hanno pagato subito, con il secondo gol di Higuain. Servito alla perfezione da Mertens, l'argentino ha controllato un gran pallone e freddato Marchetti facendo esplodere il San Paolo.
Al 25esimo è tornata la parità numerica in campo. Ghoulam, già ammonito, è entrato duro sull'avversario proprio sotto gli occhi del direttore di gara. Secondo giallo e anche Napoli in 10. L'incredibile, ciò che nessuno s'immaginava alla fine del primo tempo, è accaduto alla mezz'ora. Maggio si è conquistato un rigore (dubbio) e, dal dischetto, Higuain ha calciato alto vanificando la palla del sorpasso. Insigne al posto di Mertens e Klose dentro al posto di Djordjevic, hanno ravvivato gli ultimi dieci minuti finali nei quali il Napoli ha cercato in tutti i modi di trovare il gol qualificazione. Rete che, in maniera beffarda, è invece arrivata nell'altra area di rigore: quella di Andujar. Il gol che ha di fatto chiuso la gara e cancellato le speranze napoletane, è arrivato a 5 minuti dalla fine grazie ad un inserimento di Onazi. Nei minuti di recupero, è arrivato addirittura il 4-2 a firma di Klose. Un colpo al cuore che ha zittito le tribune dell'impianto di Fuorigrotta e fatto calare il buio sulla stagione napoletana: cominciata con l'eliminazione ai preliminari europei ad opera dell'Athletic Bilbao e conclusa con la beffa amara di questa sera.