video suggerito
video suggerito

Lazio, il figlio di Ledesma: “Papà o mi riporti a Formello o mi do al basket”

Andato via e tornato in Sudamerica la scorsa stagione alla fine del contratto per incomprensioni con Pioli, il centrocampista è tornato a bussare in casa Lazio per far iscrivere di nuovo il figlio di 8 anni che non ne vuole sapere di indossare altre maglie: “Io qui mi sento un po’ te”
A cura di Alessio Pediglieri
9 CONDIVISIONI
Immagine

Cuore di papà. Tanto da attraversare un Oceano per accontentare il proprio figliolo, di appena 8 anni ma con le idee più che chiare su cosa fare e come farlo. Perché Cristian Ledesma ha dovuto cedere alle richieste, lasciare per un momento il Brasile – dove gioca con la maglia del Santos – e ritornare sui propri passi ribussando a Formello e fare iscrivere il figlio alle giovanili laziali come ai tempi in cui era di casa. E dove lo era stato per ben 9 stagioni. Tutto perché il piccolo non ha voluto giocare in nessun altro club, legato ai biancocelesti: "O ritorno alla Lazio o vado a giocare a basket" avrebbe detto Ledesma Jr dal racconto pubblicato sui social dalla compagna del centrocampista. "Lì, papà mi sento un po' te". E a quel punto, nulla più  ha resistito.

In 9 anni nel centrocampo della Lazio, Cristian Ledesma si è fatto conoscere e apprezzare dall'ambiente e dai tifosi. Tanto da vestire anche la fascia da capitano. Poi le prime incomprensioni, prima con il direttore sportivo Igli Tare poi con mister Pioli che lo ha utilizzato sempre meno. Tanto che alla naturale scadenza del contratto, lo scorso anno, la Lazio non glielo ha rinnovato. E così, Ledesma è partito per il Sudamerica dove ha trovato l'accordo con il Santos. Ma il cuore è rimasto a Roma dove è cresciuto anche suo figlio che gioca a calcio, proprio nelle giovanili laziali.

Anche se il papà è stato costretto ad andare a giocare dall'altra parte del mondo, il piccolo calciatore non ha voluto sentire ragioni ed è stato accontentato come racconta la compagna di Cristian su Instagram: "Cristian ed io ne siamo orgogliosi! Anche se ha solo 8 anni ha già capito cosa significhi legarsi ai colori e restare con quei colori addosso anche se il tuo papà è stato costretto ad andare a giocare dall'altra parte del mondo. Poteva provare rancore, rifiuto, distacco. Invece era solo nostalgia"

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views