video suggerito
video suggerito

Lazio, i soldi per liberare i tifosi arrivano anche dai giocatori

Ultrà e mondo politico sono in fermento per i tifosi della Lazio rinchiusi in carcere a Varsavia. Per aiutare i 22 rimasti in Polonia, giocatori e tifosi hanno raccolto soldi per poter pagare la cauzione.
A cura di Alberto Pucci
17 CONDIVISIONI
Immagine

L'incidente diplomatico tra Italia e Polonia è dietro l'angolo. Il caso dei tifosi biancocelesti arrestati dopo Legia Varsavia-Lazio, di Europa League, è arrivato sulle scrivanie dei nostri politici e diplomatici. Dei 149 arrestati a ridosso del match, ne sono rimasti "soltanto" 22 in carcere in Polonia: un numero per il quale stanno discutendo le due ambasciate e i vari ministri degli esteri, in primis la "nostra" Emma Bonino che, nei giorni scorsi, aveva chiamato il suo collega polacco chiedendo delucidazioni sul fermo e ottenendo rassicurazioni sul trattamento riservato ai tifosi italiani. Undici di loro, dopo l'ammissione delle responsabilità, sono già stati processati per direttissima e condannati a pene comprese tra i due e i quattro mesi per resistenza a pubblico ufficiale. Gli altri ultrà, rinchiusi a Varsavia, sono accusati di adunata sediziosa e potrebbero essere processati al più presto, condannati a una pena pecuniaria e rimessi in libertà.

Colletta. E' notizia delle ultime ore la "colletta" organizzata dalla curva laziale e dai giocatori biancocelesti. Una raccolta fondi che i tifosi porteranno in Polonia per aiutare i "colleghi", bisognosi di supporto legale. Il denaro raccolto verrà utilizzato per pagare la cauzione non appena verrà dato l'ok definitivo al possibile rilascio. Ad attendere il responso, anche Gianni Letta che, nelle prossime ore, incontrerà i familiari dei ragazzi e il primo ministro polacco Tusk, con il quale farà pressione per una veloce risoluzione del caso. Wojciech Ponikiewski, ambasciatore polacco nel nostro paese, ha replicato in maniera ferma all'indignazione italiana: "I tifosi della Lazio interpretano in maniera esagerata i fatti – dichiara in un'intervista a TeleRadioStereo – C’erano 200 tifosi ad attaccare la polizia e, ancora prima, a distruggere infrastrutture con sassi, seminando il panico tra i cittadini di Varsavia. I rilasci? Inutili le pressioni politiche, da noi la giustizia è totalmente indipendente".

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views