Lazio, Hernanes: Devo fornire gli attaccanti
Il suo nome è Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima, detto più brevemente, Hernanes, e il suo mestiere è… l'assistman. Il talento di Recife sta letteralmente incantando tifosi ed addetti ai lavori, con le sue giocate fulminee e i suoi passaggi dalla precisione chirurgica. In Brasile lo chiamavano "Il profeta", ebbene, mai soprannome fu più azzeccato… è il profeta dei gol degli altri, colui che prevede il movimento smarcante del compagno, Floccari e Mauri lo sanno benissimo. Purtroppo, non ha un grandissimo feeling con il gol, ma il suo ruolo alla Lazio è far segnare, e se continua a farlo così, la vita per i vari Floccari, Rocchi, Mauri, Zarate e compagnia cantante, è molto più semplice: «L’assist a Mauri? E’ questo il mio mestiere. E’ sempre molto importante influenzare positivamente le azioni in cui facciamo gol anche perché sono uno dei responsabili principali sotto questo punto di vista. Devo fornire occasioni importanti agli attaccanti e dare qualità al gioco».
La sua più grande qualità è sicuramente l'umiltà: non è arrivato a Roma come divo da Hollywood, ha tenuto basso il profilo della eloquenza, ha preferito rispondere sul campo, cosa che dovrebbero fare tutti i calciatori. Le sue giocate hanno portato ben 7 dei 13 punti conquistati, grazie al tiro-assist per il 2-1 di Kozak in Fiorentina-Lazio, al passaggio verso Floccari per l'1-1 in Lazio-Milan, e al filtrante smarcante per l'1-0 di Mauri in Lazio-Brescia.
Quando arrivò alla Lazio, il profeta disse che la squadra biancoceleste poteva arrivare molto in alto… e se fosse stato "profeta" anche in questa affermazione?
Giuseppe Senese