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Lazio, duro attacco agli arbitri: “Favoriscono le milanesi”

Affondo del responsabile comunicazione dei biancocelesti: “Non capisco perché dovremmo pagare noi il prezzo dell’ingresso dei cinesi nelle società milanesi”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Durissimo affondo della Lazio al sistema arbitrale italiano. Un'uscita non certo felice quella di Arturo Diaconale, responsabile comunicazione del club biancoceleste, che ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste ha affondato il colpo: "Al di là degli episodi lampanti, La direzione arbitrale di Genoa-Lazio ci ha fatto arrabbiare per non aver riconosciuto due rigori sacrosanti. L'impressione", ha proseguito, "è che ci possano essere dei tentativi di condizionare questo finale di campionato per favorire altre squadre. Qualcuno forse ha interesse di far rientrare in Europa una delle milanesi".

Un dito puntato, dunque, verso un bersaglio ben preciso. "Mi lascia pensare perché siamo alla fine del campionato", ha aggiunto ancora Diaconale, "e la Lazio è in una condizione importante al termine di un buon cammino, giocandosi con buone possibilità di successo l'opportunità di tornare in Europa. Non capisco per quale motivo noi dovremmo pagare il prezzo dell'ingresso dei cinesi nelle società milanesi", ha chiosato ancora, "e mi auguro che non ci siano condizionamenti in questa coda di campionato, fin qui tranquillo e sereno, che non ha alcun bisogno di essere avvelenato nelle sue ultime partite".

La classifica tra il 4° e l'8° posto è corta: in ballo ci sono due posti più uno per l'Europa League. Quarto e quinto posto sono le posizioni "calde", il sesto può diventarlo se la Juventus vince la Coppa Italia oppure se la vince la Lazio ma arriva al quarto/quinto posto. Ecco perché ogni punto può essere prezioso. A partire già dalla sfida con il Palermo di domenica prossima. "Spero sia caratterizzata da un arbitraggio corretto ed oggettivo, non condizionato", ha concluso Diaconale, " L'esperienza di Genova ci mette in guardia e non deve allarmare solo i tifosi ed i calciatori della Lazio, ma tutti. Far avvelenare la coda del campionato non serve a nessuno".

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