Lazio, Claudio Lotito deferito dal Procuratore Federale: “Non patteggeremo”

La Federcalcio non è rimasta a guardare e ha deciso di punire il presidente della Lazio, Claudio Lotito sulla scia dello scandalo nato dopo la telefonata registrata dal direttore sportivo dell'Ischia che aveva inguaiato il numero uno del club celeste nonché responsabile della Figc per le riforme sotto la gestione di Tavecchio. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha infatti deferito al Tribunale Federale Nazionale il presidente "per avere pubblicamente leso la reputazione e l'onorabilità di Pino Iodice, direttore sportivo dell'Ischia Isolaverde". Per la carica che Lotito ricopre a titolo di responsabilità diretta è stata deferita anche la società biancoceleste.
Davanti alla decisione del Giudice Palazzi, però, Lotito ha già fatto sapere che non sceglierà alcuna via morbida, promettendo battaglia fino in fondo per difendere la propria tesi. "Non abbiamo intenzione di patteggiare. Il deferimento si basa su una versione fornita da un giornale. Ci sono altri organi di stampa che hanno fornito versioni diverse e c'è un filmato che dovrebbe essere più attendibile. Penso valga la pena approfondire". L'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, ha così confermato la liea difensiva del patron Claudio Lotito. La decisione di Palazzi è arrivata dopo le dichiarazioni considerate lesive – e in disaccordo con l'articolo 5 del codice giustizia sportiva – nei confronti del dg dell'Ischia, Pino Iodice. La difesa biancoceleste sembra intenzionata ad arrivare al dibattimento, tra circa un mese, dinanzi al Tribunale federale nazionale della Figc.
Il deferimento di Lotito si riferisce alle dichiarazioni del presidente della Lazio all'indomani della telefonata registrata tra lui e Iodice e poi pubblicata. "Porta pure sfiga. Le squadre con cui ha lavorato, Pro Patria, Nocerina e Taranto sono tutte fallite. Con lui ci vedremo in altre sedi. Il problema è che ci sono persone che vogliono impossessarsi della Lega. Mentre io lavoro quasi gratis. Non voglio parlare di Iodice ma leggete il curriculum di questa persona e vedete". Alla luce di quelle dichiarazioni, Iodice annunciò una querela per diffamazione nei confronti del presidente della Lazio.