Lazio-Cagliari 2-0, Marchetti fa pace con gli ultrà

La Lazio torna alla vittoria dopo un mese di sofferenze, brutte partite, pessimi risultati e forti contestazioni da parte dei tifosi. Quei tifosi che avevano già imputato a Lotito un calciomercato estivo inadeguato, minacciando di morte il presidente del club e il suo fidato Igli tare; gli stessi che avevano posto striscioni veementi verso la squadra e la società perchè privi di rispetto per chi sedeva sugli spalti; i medesimi dei cori beceri in Europa che han fatto vergognare la Lazio e il calcio italiano, con atteggiamenti antisemiti e razzisti che porteranno ala chiusura della Curva laziale in occasione del match contro l'Apoel all'Olimpico. E gli stessi tifosi che sia a Bergamo in campionato sia in Europa dopo la trasferta di Cipro avevano negato applausi e sostegno ad una squadra che – malgrado tutto – ha sempre avuto un atteggiamento propositivo verso la propria curva.
La rabbia di Marchetti – Solo in un'occasione, l'ultima, qualcosa si stava incrinando pericolosamente: in Europa League dopo uno 0-0 dignitoso in trasferta, la squadra era andata nel settore ospiti per salutare quel manipolo di tifosi che avevano sfidato ostacoli difficoltà e intemperie pur di assistere alla gara della loro Lazio. Ma, come era accaduto a bergamo, anche in quell'occasione, i giocatori – che stavano applaudendo i propri sostenitori – erano stati insultati dagli spalti finchè Federico Marchetti, incredulo e rabbioso ha urlato contro "Ma che volete? Che volete?".
Le scuse ai tifosi – Si sa, quando si tocca l'onore degli ultrà spesso ci si brucia peggio che col fuoco. E infatti, il portiere della Lazio era subito finito nel calderone degli indesiderati e indesiderabili, uno di quei giocatori di cui diffidare e soprattutto ‘attaccare' al primo passo falso. Fortunatamente nulla è accaduto perchè la Lazio, grazie ad uno strabiliante Miro Klose ha avuto la meglio del Cagliari e a fine gara quando la squadra è andata sotto la curva, ha ricevuto i meritati applausi. Anche Marchetti che ha ‘dovuto' spiegare ai propri tifosi le ragioni del suo gesto. Come se fosse stato obbligatorio scusarsi, come se avesse compiuto chissà quale reato. Ma in Italia, di questi tempi, chi ha a che fare con il mondo ultrà sa che deve stare più che attento: Felice Evaquo a Benevento ne sa qualcosa…