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Lavoratori delle Acciaierie Valbruna donano parte del salario per salvare il Vicenza

I dipendenti dell’azienda, principale sponsor della squadra, hanno detto sì a una trattenuta in busta paga versando così una parte del loro stipendio al club biancorosso. Il club, in amministrazione controllata, ringrazierà coi calciatori che andranno a mangiare nella mensa accanto ai lavoratori.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Vicenza calcio sull'orlo del fallimento
Il Vicenza calcio sull'orlo del fallimento

Donare parte del proprio stipendio per salvare la squadra del cuore che è sull'orlo del baratro. E' successo a Vicenza dove lo storico club è stato dichiarato fallito ma porterà a termine il campionato di Serie C in maniera regolare. Chiusa la stagione, coi libri contabili in tribunale, se nessuno si farà avanti per rilevare, la società scomparirà dal calcio professionistico. Appelli di ex calciatori (da Paolo ‘Pablito' Rossi fino a Roberto Baggio) non sono mancati perché non si spengano i riflettori sulla situazione di estrema crisi. I tifosi hanno avviato una gara di solidarietà per la raccolta dei fondi necessari a tenere accesa la speranza: i lavoratori di Acciaierie Valbruna, principale sponsor della squadra, verseranno una parte del loro stipendio al club biancorosso con una trattenuta in busta paga.

L'intento della sottoscrizione, però, ha anche un altro fine: non è solo una raccolta di fondi ma anche il tentativo, unitamente alle rappresentanze sindacali, di sensibilizzare colleghi di altre aziende della zona – che siano piccole o grandi – così da allargare il paniere delle donazioni. Sono un centinaio finora i lavoratori che hanno deciso di aderire all'iniziativa. Il Vicenza, che al momento è in amministrazione controllata, ringrazierà in maniera speciale.

Nel corso della prossima settimana, infatti, tutti i calciatori si accomoderanno al tavolo con i dipendenti: andranno a mangiare nella mensa della Valbruna, divideranno con loro il pasto, entreranno a contatto con quel mondo che non ha privilegi e lavora (non per gioco). "E' il nostro modo – dice il curatore fallimentare De Bortoli, come si apprende da Il Giornale di Vicenza – di ringraziare i lavoratori. Nel caso anche altre aziende dovessero muoversi in maniera analoga anche noi saremmo pronti a muoverci nello stesso modo".

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