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Lapadula: “Ho detto di no al Napoli perché c’era Higuain”

L’attaccante rossonero ha rilevato il motivo per cui la scorsa estate ha rifiutato la proposta del Napoli: “Ho detto di no perché all’epoca c’era Higuain. Con il Milan è stata una trattativa lampo. Oddo ha parlato di me a Galliani e Berlusconi”.
A cura di Alessio Morra
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Gianluca Lapadula pur giocando poco è diventato uno dei grandi beniamini della tifoseria rossonera. Perché l’attaccante italo-peruviano è un giocatore che quando scende in campo fa sempre sentire la sua presenza e spesso è stato decisivo con i suoi gol. Ma l’ex bomber del Pescara ha svelato che la scorsa estate è stato vicinissimo al Napoli. Candidamente il calciatore ha confessato di aver detto di no al club di De Laurentiis perché, all’epoca, in rosa c’era Higuain e un anno alle spalle del Pipita non voleva farlo. E quando ha chiamato il Milan la risposta è stata subito affermativa:

La scorsa estate non era facile immaginarmi al Milan. Oddo ha parlato bene di me a Galliani e al presidente. C’erano tante trattative e ho scelto in base al progetto tecnico, quello del Milan è sembrato il più congeniale. A Napoli non sono andato pure per la presenza di Higuain, però con il Milan è stata una trattativa lampo e ho accettato subito.

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Con onestà il ventiseienne attaccante ha parlato della sua stagione, che non è iniziata nel migliore dei modi. Ma lavorando tanto e non mollando mai Lapadula ha conquistato la fiducia di Montella e anche un trofeo:

All’inizio non è stato facile, sono arrivato da una storia diversa rispetto a una ipotetica storia da Milan. Dopo l’infortunio e la mancata preparazione avevo anche più voglia di dimostrare che potevo rimanere qui e lotterò per ritagliare i miei spazi. La panchina? Ogni minuto, ogni secondo per me vuol dire tanto. Sta a Montella, che è un tecnico molto preparato, decidere e a me spetta accettare le decisioni. Poi parla il campo.

Quest’attaccante che riesce a coniugare forza fisica e talento è arrivato molto tardi al grande calcio. Solo l’anno scorso ci si è accorti realmente di lui. Lapadula parlando del suo percorso non nasconde i suoi errori, ma incolpa anche il Parma, proprietario del suo cartellino per più di una stagione che fallì miseramente due anni fa e lasciò in grandi difficoltà tanti tesserati:

Perché sono sbocciato tardi? In parte è colpa mia, poi una piccola percentuale vorrei darla anche al caso Parma che ha messo in difficoltà tante persone. Però la gente a cui sono legato non mi ha mai lasciato solo, pure nei momenti difficili. Bisogna migliorarsi ogni giorno, mettersi a disposizione e ascoltare i consigli. Adesso sto vivendo un bel momento però mancano cinque o sei mesi alla fine del campionato ed è ancora lungo.

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