Lapadula c’è: “Se la Juventus chiama corro a Torino”
Linea verde. Il futuro della Juventus passa dai giovani che ne dovranno raccontare le gesta e scrivere nuove pagine di storia. La scelta è incominciata un anno fa, quando a fine stagione e con il quarto scudetto in tasca Marotta e Paratici hanno salutato Pirlo, Vidal, Tevez e hanno inserito nello scacchiere di Allegri Dybala, Alex Sandro, Rugani, Zaza. Tenendo duro per non far partire il fenomeno Pogba e bomber Morata, oggi richiesto a gran voce dal Real. Risultato? Una Juventus ancora più forte e determinata, quinto tricolore consecutivo, record di imbattibilità di Buffon, migliore difesa del campionato. Ma sembra essere solamente l'inizio di un progetto che sta pian piano prendendo piede settimana dopo settimana. Prima le conferme dei nuovi ingaggi per Ganz jr e Mandragora, poi le voci che vogliono Berardi più vicino al bianconero, infine i rumors sul bomber di B, Lapadula.
Proprio quest'ultimo è al centro di una trattativa delicata che potrebbe vederlo vestire il bianconero già nei prossimi mesi. Oggi, impegnato a far sognare Pescara, il 26enne attaccante piemontese potrebbe arrivare alla Juventus subito dopo la conclusione del campionato cadetto dove sta dimostrando tutte le proprie doti d'area di rigore: 39 gettoni con gli abruzzesi e 26 gol in carniere che hanno spinto il Pescara ad essere la terza forza del campionato in piena corsa play off. "Sarebbe onestamente difficile non rispondere positivamente ad una eventuale chiamata in bianconero"
Intervistato ai microfoni di ‘Sky Sport', Gianula Lapadula non si nasconde di fronte ai rumors di mercato e culla il sogno di approdare in Serie A dalla porta principale, quella dei campioni d'Italia: "Sentire che sono accostato alla Juventus ovviamente fa molto piacere. Ma in questo momento non posso non pensare al mio Pescara. Sto pensando al mio presente e sarebbe folle pensare ad altro perché c'è da raggiungere un traguardo importante come la promozione in Serie A. Mi aspettavo un campionato pieno di sofferenze, ma alla fine siamo riuscite a gestire i momenti negativi e restare tra le prime"