Lapadula ai Mondiali in Russia. Ma con la maglia del Perù
Prima la scelta su quale Nazionale abbracciare, poi le convocazioni nell'Italia, quindi lo smacco di una Nazionale che non si qualifica ai Mondiali e la conseguente presa in giro dei tifosi del Perù per la scelta sbagliata. Infine, il cortocircuito che non t'aspetti: il ct della nazionale sudamericana che riapre le porte e prospetta una eventuale convocazione in extremis. E' la storia in una riga e poco più di Gianluca Lapadula, oggi attaccante del Genoa in Serie A e da qualche tempo al centro di questioni di Nazionali e scelte sbagliate.
La scelta sfortunata: l'Italia
Per Lapadula si riaprono improvvisamente le porte del Mondiale russo. Non con l'Italia, ovviamente, Nazionale che l'attaccante aveva scelto ma che non si è qualificata perdendo il playoff con la Svezia. Ma con il Perù, altra selezione in cui Lapadula – con doppio passaporto – può militare. E se lo facesse lo farebbe in occasione della kermesse iridata del prossimo giugno. Un'incredibile novità rispetto a quando era accaduto nei giorni successivi al ko dell'Italia.
Perù qualificato, l'ironia dei tifosi
In Perù, infatti, con la Nazionale che si guadagnava il 32° e ultimo posto tra le qualificate a Russia 2018, battendo la Nuova Zelanda, tutti i tifosi peruviani avevano preso di mira proprio Lapadula e la sua scelta sbagliata: quella di una Nazionale che è finita ai margini del calcio che conta. Scherno, ironie, atroci beffe verso il bomber del Genoa mentre si festeggiava la qualificazione iridata. Poi, però, il dietrofront del ct del Perù, Ricardo Gareca che ha sconfessato tutti: "La porta è aperta per chiunque voglia".
Il primo rifiuto, nel 2016
La cosa è fattibile perché Lapadula con l'Italia ha giocato solamente due amichevoli. Nessuna gara ufficiale, dunque, che gli vieterebbe di fatto di cambiare Nazione da rappresentare. L'italo-peruviano si era messo in mostra con la tripletta al San Marino ma poi, nulla più. Ed è stata la sua fortuna perché adesso, in caso di convocazione peruviana potrebbe rispondere di sì. Già nel 2016 Lapadula declinò la chiamata dal Sudamerica ma questa volta le premesse sono differenti.
Dipende da Lapadula
"Non stiamo chiudendo la porta a nessuno – ha spiegato Gareca -. Non siamo nelle condizioni di poterlo fare. La chiamata in Nazionale è aperta, sempre. Considereremo ogni peruviano che dimostri una reale intenzione di far parte della Nazionale. Se Lapadula manifestasse tale intenzione, noi lo prenderemo in considerazione"