Ladri ripuliscono la casa di Memphis Depay, bottino da 1.5 milioni di euro
Dice un vecchio adagio: le cattive notizie arrivano in fretta e mai da sole… ne sa qualcosa Memphis Depay, il calciatore del Lione che è stato più volte vicino a vestire la maglia del Milan salvo preferire sempre altre destinazioni. Cosa è successo all'esterno olandese? Oltre alla grande amarezza per la sconfitta subita in casa contro il Nizza di Mario Balotelli (è il secondo stop in 4 giornate di campionato in Ligue 1), l'ex Manchester United ha avuto una brutta sorpresa quando ha fatto rientro a casa. La sua abitazione era stata svaligiata dai ladri che, approfittando della sua assenza in occasione della partita, l'avrebbero ripulita facendo razzia di oggetti di valore, capi d'abbigliamento costosi, effetti personali e altro materiale per un bottino di 1.5 milioni di euro. Colpo grosso compiuto dai malviventi che hanno agito indisturbati e con tempismo dileguandosi con la ricca refurtiva.
Scioccato e arrabbiato. Al calciatore null'altro è rimasto che avvertire la polizia e sporgere denuncia. Le indagini sono già scattate a margine di una serata da dimenticare per l'olandese che in Francia – e in particolare all'Olympique – aveva ritrovato quella dimensione europea che gli era venuta a mancare nell'esperienza poco fortunata a Old Trafford. Tra i Red Devils non è mai riuscito a esplodere, a Lione invece è uno dei punti di forza della formazione protagonista anche in Champions.
I precedenti a Marsiglia, le ronde del club. Il furto subito da Depay finisce in calce alla lunga lista di episodi simili capitati – loro malgrado – ad altri calciatori tesserati per club francesi. E' successo in passato a Marsiglia dove l'ultimo a vedere la propria casa svaligiata è stato il capitano Payet nel 2017. Prima di lui era toccato anche a Lassana Diarra (2016) fare i conti con i malviventi, così come all'ex bianconero Lemina (2014) e ai fratelli Ayew (2011). Situazioni in alcuni casi raccapriccianti, che hanno messo in pericolo anche l'incolumità dei calciatori al punto da spingere lo stesso Marsiglia a prevedere ronde di sorveglianza intorno alle ville dei giocatori ai quali è stato ‘suggerito' di non farsi riconoscere in zona per le loro auto di lusso.