Lacrime, abbracci e addii: Paolo Cannavaro saluta il Sassuolo e il calcio italiano
Ed è arrivato anche per Paolo Cannavaro il momento degli abbracci, dei saluti e dei baci e degli auguri di buona fortuna. Alla gente del Sassuolo, sua ultima realtà calcistica cui si è legato, ma non solo. Le lacrime viste allo stadio nella sua ultima apparizione in neroverde da centrale difensivo di Serie A, erano rivolte oltre i gradoni del Mapei Stadium, erano rivolte ad un addio globale al mondo del calcio italiano in cui un giovane Paolo si era affacciato nel lontano per poi non lasciarlo mai più e ritagliandosi una carriera più che dignitosa. Che adesso lo attende lontano, in Cina, dal fratello Fabio che l'ha chiamato con sè, per aprire una nuova parentesi professionale.
L'epopea neroverde fino all'Europa League
Contro l’Inter il difensore napoletano ha giocato la sua ultima gara casalinga con la casacca neroverde, subentrando a Duncan nell’ultimo minuto di recupero. Un tributo doveroso e atteso da tutti, tifosi e compagni. E mentre si è festeggiata la vittoria sui nerazzurri di Spalletti c'è stato anche il tempo per regalare a Cannavaro il giusto plauso per quanto ha fatto in neroverde, dal 2014 ad oggi. Un contributo prestigioso grazie al quale il piccolo club emiliano si è guadagnato anche un posto storico in Europa League, dopo aver legato il suo nome alla risalita in Serie A del Napoli.
La cavalcata col Napoli e la Coppa Italia da capitano
Prima di arrivare in Emilia, infatti, Paolo Cannavaro è stato uno dei pilastri in campo del nuovo Napoli che ha dovuto ricostruire la propria identità dalla Serie B fino alla favola delle prime Champions League. Con la promozione del 2007 ed esordendo nella massima competizione europea con la maglia azzurra nel 2012, anno in cui con il Napoli vince anche la Coppa Italia da Capitano. E nella società partenopea ottiene anche l'accesso nella top 10 di sempre tra i giocatori con la massima presenza in campo, collezionando 276 presenze totali.
Il futuro in Cina, per vincere con il Guangzhou
Ora, la nuova avventura che lo attende lontano dall'Italia. L'annuncio era arrivato da tempo, ora – dopo l'ufficialità – ecco il momento dell'addio. Non lascerà il calcio giocato, non subito al momento. Il cambio è arrivato grazie al fratello Fabio che lo ha voluto in Cina, ottenendo un pronto sì. Paolo indosserà la maglia del Guangzhou per dare più valore alla difesa e riuscire a vincere anche in Oriente. Poi, forse l'addio al calcio giocato per intraprendere la strada da allenatore.