La vita spericolata di Sodinha tra sesso, alcol e locali: “Ho speso 1 milione in 5 mesi”

Il sosia di Renato Pozzetto. E' uno dei tanti soprannomi dati a Felipe Sodinha, il classico brasiliano dal talento incredibile e scandito da un sinistro fatato ma finito in fondo al bicchiere, tra cosce e lenzuola, culi di bottiglia e serate nei locali, belle donne e belle macchine. Oggi ha 28 anni, gioca nel Mantova in Lega Pro (6 presenze, non tutte da titolare, 1 gol), guadagna molto di meno di quanto il grande calcio gli avrebbe potuto garantire e sembra aver messo la testa a posto dopo aver mandato alla malora la carriera (l'anno scorso è stato vicinissimo al ritiro per i continui problemi alle ginocchia). A Brescia, l'ex presidente Corioni s'innamorò del modo di calciare la palla poi si scontrò con la dura realtà di un atleta che faceva vita non da sportivo. A Bari addirittura rientrò dalle vacanze di Natale in ritardo e visibilmente fuori forma: Conte, allora sulla panchina dei pugliesi, se ne liberò e lo spedì alla Paganese.
Ho perso circa 16 chili, sono rinato – ha ammesso -. Adesso sto con mia moglie, vorrei avere dei figli. Ho una testa nuova, sono il vero Felipe. A Brescia guadagnavo 400-500 mila euro, a Mantova neanche un decimo, ma va bene così
Così dice nell'intervista a Sportitalia, confessando ogni cosa: vizi, difetti e debolezze di un calciatore che voleva una vita spericolata di quelle che non dormi mai, come quelle dei film per poi ritrovarsi a bere del whisky al roxy bar… perfetta per lui la strofa del ‘komandante'. Colonna sonora di un calciatore viveur, un bomber fuori dal campo dedito a eccessi e alla bella vita: fino a pesare venti chili in più, fino allo stordimento quando tutto ciò che hai bevuto ti annebbia la mento, fino a dissipare tutto a cominciare dai soldi e poi gli affetti.
Soldi? Ne ho persi tanti tanti… Sono arrivato a spendere un milione di euro in cinque mesi tra feste, donne, alcool e macchine di lusso. Spesso uscivo con Adriano (l'ex ‘imperatore' dell'Inter, ndr) Chi beveva di più? Lui, altrimenti io non sarei qui oggi a raccontare queste cose… Quando andavo in vacanza in Brasile andavo a mille. Ho fatto di tutto.