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La verità di Materazzi: “Ecco cosa dissi a Zidane nella notte di Berlino”

A dieci anni di distanza dalla famosa notte di Berlino, l’ex difensore azzurro torna sul clamoroso episodio della testata: “Le mie parole furono stupide, ma non tali da provocare una reazione del genere. Mia madre è morta quando avevo 15 anni e non sarei mai potuto scendere così in basso da insultare la sua”.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante sia passato un decennio, il ricordo del Mondiale vinto dagli azzurri di Marcello Lippi è ancora nella memoria di tutti i tifosi italiani. Il girone passato a fatica, il rigore di Totti al 95esimo contro l'Australia, le vittorie contro Ucraina e Germania e l'interminabile sfida con la Francia nella finalissima di Berlino, terminata con il rigore di Grosso e con Cannavaro che alza la Coppa del Mondo. A distanza di anni le fotografie sono ancora nitide e niente è ingiallito a causa del tempo passato.

Nulla, testata di Zidane compresa. A tornare su quel famoso episodio che influenzò la finalissima è stato lo stesso Marco Materazzi in un'intervista rilasciata all'Equipe: "Pronunciai parole stupide, ma non tali da provocare una reazione del genere – ha spiegato l'ex difensore azzurro – In qualsiasi campo, da Roma a Napoli, da Milano a Parigi, si sentono cose ben peggiori".

Il ricordo di Matrix: "Mai insultato sua madre"

In tutti questi anni nessuno ha mai potuto conoscere (almeno fino ad ora) ciò che disse "Matrix" a Zinedine Zidane: "La storia è stata raccontata male ed è per questo che ho deciso di pubblicare un libro su quell’episodio, perché tutto il mondo mi ha sempre chiesto cosa avessi mai detto a Zidane per farlo reagire così –  ha continuato Materazzi – Ho parlato di sua sorella, ma non di sua madre come invece ho letto su alcuni giornali. Non avrei mai potuto farlo. Mia madre è morta quando avevo 15 anni e non sarei mai potuto scendere così in basso da insultare la sua. Non ho mai capito come quell'episodio abbia raggiunto certi livelli di notorietà. Spesso, in Italia, i tifosi mi dicono che ho fatto bene a dargli la testata. Questo mi innervosisce, perché sono io quello che alla fine l'ha presa! Zidane? Non gli porto rancore e mai lo farò. Quella frase ha cambiato la mia vita? No, ciò che ha cambiato la mia vita sono stati i due gol".

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