La verità di Callejon: “Lasciai il Real per colpa di Ancelotti”
Oggi è tra i migliori giocatori di questo Napoli: Josè Maria Callejon sta giocando bene, segnando e facendo segnare in un avvio stagionale quasi perfetto. Oro da plasmare nelle sapienti mani di Maurizio Sarri che lo ha rigenerato dopo una sola stagione, così come il tecnico ex Empoli riuscì a fare con Higuain, imbruttito dalla gestione Benitez. Adesso lo spagnolo è un punto fermo e a Madrid potrebbero anche mangiarsi le mani perché un calciatore di queste qualità difficilmente si lascia andare via. Ma lo stesso Callejon rivela del suo addio al Real, sofferto ma voluto. A causa di Carlo Ancelotti.
Effettivamente quando il tecnico italiano arrivò in Spagna per sostituire un deludente e contestatissimo JosèMourinho, applicò la regola del coltello: via molti giocatori e ristrutturazione della squadra. Il Real Madrid, appena arrivò Ancelotti, così cedette due giocatori che oggi stanno facendo la differenza in Italia, Higuain e Callejon che si trasferirono al Napoli. Un addio che oggi molti rimpiangono anche perché nessuno si cautelò con clausole particolari. Una lezione, che servì comunque vista la "recompra" inserita nel passaggio di Morata alla Juventus e quest'estate esercitata come diritto indiscusso del club Blanco.
Il tecnico italiano, attualmente al Bayern Monaco, ha già detto la sua davanti a quella doppia improvvisa partenza che destabilizzò alcune certezze sulle scelte effettuate “Non non stati considerati scarti e potevano restare. Per motivi di concorrenza interna hanno scelto di andare dove erano sicuri di giocare. Callejon era già partito al mio arrivo”. Una verità che oggi però viene ribaltata dal giocatore del Napoli.
Callejon, infatti, oggi è tornato sull’argomento dando colpa proprio ad Ancelotti se decise di andare via da Madrid, dove stava crescendo e dove avrebbe voluto proseguire la sua avventura: “Il Real è stato sempre il mio sogno dove ho passato due belle stagioni. Quando è arrivato mister Ancelotti al posto di Mourinho, mi sono subito reso conto che non avrei trovato spazio. Per lui c’erano Morata, Jesè e Bale, come priorità da far scendere in campo ed ho deciso di andare via”.