La top 10 dei ‘rimpatriati’: hanno fatto flop all’estero e sono tornati a casa
L’esperienza all’estero non ha giovato alla loro carriera e così hanno fatto ritorno in Italia per rilanciarsi in Serie A. Sono i “rimpatriati” del nostro campionato, fra under 21 e over 30 ecco la top 10 di chi ha deciso di giocarsi nuovamente una chance nel Paese che li ha lanciati nel calcio professionistico.
Aquilani, José Sosa e la maglia del Milan in comune
Alberto Aquilani e Josè Sosa, rispettivamente 32 e 31 anni, sono i primi due rimpatriati di questa speciale classifica. Il primo, alla Roma, ha sempre avuto alti e bassi fra infortuni e scarse prestazioni. Dopo l’esperienza a Firenze, decise di passare allo Sporting Lisbona nell’estate 2015, ma solo dopo un anno è tornato in Italia. Quest’anno gioca con il Pescara. Il secondo lasciò l’Italia (Napoli) nel 2011/2012 per andare al Metalist Kharkiv, prima di passare al Milan dopo un’esperienza comunque positiva al Besiktas. Oggi fatica a trovare posto nell’11 di Montella.
Il bomber Paloschi e lo ‘sposino' Veloso
Classe 1990, 26 anni, Alberto Paloschi, dopo le ottime prestazioni al Chievo, ha tentato, nella stagione 2015/2016, il grande salto in Premier League nello Swansea di Guidolin. Il poco feeling con il gol, lo ha convinto a tornare in Italia all’Atalanta, dove però non è titolare. Miguel Veloso invece, centrocampista portoghese, dopo essere transitato per Genoa, prima di passare alla Dinamo Kiev, con cui ha giocato dal 2012 al 2016, è voluto tornare a Marassi per l’ambiente, ma soprattutto per stare con sua moglie Paola Preziosi, figlia del patron rossoblu.
La nostaglia canaglia di Angella e Zarate
Gabriele Angella, classe 1987, fu ceduto all’Udinese per passare all’altra società gestita dalla famiglia Pozzo, il Watford. Poi, quest’anno, il richiamo della casa madre che lo ha voluto di nuovo in Friuli per affidargli la difesa bianconera. L’altro, Mauro Zarate, da idolo della Lazio, nel 2013/2014, tornò in Argentina al Velez, prima di passare al West Ham e accettare poi, successivamente, la corte della Fiorentina con cui gioca dallo scorso anno.
La Juve e il bianconero nel destino di Melo e Immobile
Epurato con De Boer e ora con Pioli, Felipe Melo sembrava rientrare solo nell’idea di gioco di Mancini. Dalla Fiorentina, passò alla Juventus prima di essere ceduto al Galatasaray nel 2013/2014. Solo dopo la corte di Super Mancio però decise di ritornare in Italia, all’Inter. Ciro Immobile invece, bomber della Lazio, dopo la stagione super a Torino con Cerci, non ha avuto molta fortuna nelle sue esperienze con Borussia Dortmund e Siviglia. Nel 2015/2016 tornò ancora in granata, prima di diventare oggi il bomber della Lazio e della Nazionale.
Dzemaili e Giaccherini sfumati d'azzurro
Blerim Dzemaili lasciò Napoli nel 2015 per passare al Galatasaray. L’ambiente però non lo soddisfò, e così, l’ex Napoli, l’anno successivo, dopo una sola stagione, decise di ritornare in Italia per vestire la maglia del Genoa. Emanuele Giaccherini fu il grande rimpianto di Conte che dovette accettare la sua cessione dalla Juventus al Sunderland. In Inghilterra trovò poco spazio e, visto che voleva, e ha poi avuto la Nazionale, passò prima al Bologna nella stagione 2015/2016 per poi vestire oggi la maglia del Napoli dove però stenta ancora a trovare spazio nell’11 titolare.