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La Top 10 dei peggiori acquisti del Barcellona: ci sono anche Maxi Lopez e Quaresma

Nella top ten dei 10 peggiori acquisti di sempre del Barcellona, oltre a Maxi Lopez e Quaresma, ci sono anche Hleb, Song e Afellay.
A cura di Alessio Morra
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Messi, Iniesta, Suarez, Neymar, Piqué, Xavi, Puyol sono e sono stati i simboli del Barcellona, che nell’ultimo decennio ha vinto quattro volte la Champions League e un numero impressionante di trofei, e fatto incetta di titoli nella Liga. I dirigenti catalani però non sempre sono stati impeccabili sul mercato. Senza voler andare troppo indietro nei tempi si scovano clamorosi errori dei blaugrana che hanno avuto in rosa calciatori che sembravano dover spaccare il mondo, ma che invece hanno deluso amaramente.

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Porte girevoli – Sostituire un grande portiere è sempre molto complicato e chi ha dovuto succedere al mitico Zubizarreta e all’elegantissimo portoghese Vitor Baia ha avuto un compito gravoso. I primi eredi dei due se la sono cavata molto male. Il francese Richard Dutruel arrivò in Catalogna nel 2000, firmò un contratto di cinque anni ma con i bluagrana disputò solo quindici partite. Una miseria. Poco meglio andò a Roberto Bonano, portiere argentino non più giovanissimo che l’anno successivo arrivò in Spagna ma non riuscì a piantare le tende.

Altro che Piqué – Prima di arrivare a Piqué e Puyol il Barcellona ha dovuto soffrire parecchio, anche per colpa di Philippe Christanval, centrale che fu preso dal Monaco sempre nell’estate del 2001 per ben 17 milioni di euro. Il parigino giocò una trentina di partite in due stagioni prima di essere ceduto al Marsiglia. Ma l’acquisto forse più incredibile fatto dal Barcellona in epoca recente è stato quello di Dmytro Chygrynskiy, difensore ucraino, che quasi non conosce vocali tra nome e cognome, di cui Pep Guardiola si innamorò e che pretese in squadre dopo il triplete. I dirigenti dell’epoca spesero 25 milioni di euro per lui. Giocò una dozzina di partita e dopo un anno fece il percorso inverso e tornò allo Shakhtar.

I Gunners – Dall’Arsenal spesso ha pescato il Barcellona. A volte è andata benissimo, è stato così con Petit, Overmars, Henry e Fabregas, a volte malissimo. Alexander Hleb piaceva tantissimo a Guardiola che lo acquistò per più di quindici milioni. Firmò un quadriennale, ma dopo appena un anno andò via. Hleb, che da comprimario comunque ha conquistato il triplete, preferì lo Stoccarda all’Inter, che con Mou realizzò il triplete. Malissimo è andata a Alex Song. Il centrocampista camerunese sicuramente non ha avuto vita facile, scardinare la triade Xavi, Iniesta, Busquets era impossibile, ma il suo rendimento è stato molto al di sotto delle aspettative. Preso per 19 milioni Song firmò un contratto di quattro anni con una clausola rescissoria di 80 milioni di euro. Dopo due anni è andato via, in prestito. Oggi gioca in Russia.

Bomber spuntatissimi – Alfonso Perez se lo ricordano bene i tifosi del Barcellona, che lo tengono a mente non per i suoi gol ma per le tante occasioni mancate e per una media realizzativa bassissima. Dopo aver iniziato la carriera con il Real Madrid, con cui giochicchia e vince anche dei trofei, passa ed esplode al Betis. Il Barcellona punta su di lui. Ma segna solo 9 gol in due stagioni. Nella top ten dei peggiori del Barcellona all time c’è anche Maxi Lopez. L’attaccante argentino viene preso appena ventenne dai catalani, il primo anno è disastroso gioca poco, segna solo un gol e si rompe pure. Resta fuori per una decina di mesi, quando torna timbra il cartellino pochissime volte, ma vince la Champions.

L’olandese e l’uomo della Trivela – Ibrahim Afellay qualche anno fa sembrava pronto a diventare un fenomeno, l’ennesimo della scuola olandese. Il Barcellona lo acquista a fine 2010 e nel contratto inserisce una clausola da 100 milioni di euro. Chiuso da quattro punte di valore altissimo, gioca in tre anni solo trentacinque partite e non lascia mai il segno. In questa classifica non può mancare Ricardo Quaresma, l’uomo della ‘Trivela’ che ha vissuto più vita e ha un numero impressionante di soprannomi. Il Barcellona lo prende dallo Sporting, a cui rifila anche Rockemback, altra grande delusione, pensa di aver acquistato un fenomeno. Ma non è così. Gioca solo dieci partita da titolare, prima di essere rispedito in patria.

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