La storia di Moussa Diaby, dalla retrocessione a Crotone a campione di Francia col Psg
Un gol per dare il via al proprio futuro, una rete che ha probabilmente segnato per sempre, in meglio, il suon futuro nel mondo del calcio nonostante qualche delusione. E’ il destino di Moussa Diaby, attaccante classe 1999 del Psg che con il gol al St. Etienne di qualche giorno fa (il secondo in Ligue 1), nel 4-0 finale in favore dei parigini, è riuscito a rilanciarsi e ambire adesso a un ruolo da protagonista nella prossima stagione e a vincere il suo primo campionato da professionista.
Il clamore che ha suscitato il suo gol non sta tanto nella gioia per avere realizzato il suo primo gol tra i professionisti in uno dei 5 massimi campionati europei, ma per la storia di questo ragazzo. In passato infatti, che ci crediate o no, ha giocato anche nel nostro campionato italiano di Serie A. Dove? Ma nel Crotone di Vrenna, quella squadra che dopo il miracolo salvezza con Nicola del primo anno non riuscì nell’impresa di replicare la stessa cosa l’anno successivo. In quella rosa c’era anche Diaby che però vide poco e niente il campo, spesso aggregato alla Primavera. Insomma, dalla panchina a Crotone alla gloria col Psg, la storia di Diaby.
La carriera del giovane Diaby
Della sua carriera non c’è da dire molto, se non che Diaby sia un vero e proprio talento del settore giovanile del Psg, uno di quei vivai del top club europei, che ogni anno mette in vetrina dei piccoli fenomeni che ben presto poi, diventano degli autentici campionicini. Seguendo dunque le orme dei vari Rabiot e Coman (solo per citarne alcuni), Diaby ha però dovuto aspettare un annetto in più prima di vedere le luci della gloria. Ha esordito nel 2017 con la squadra riserve del Psg pareggiando 1-1 contro il Lorient 2.
L’ultimo giorno del calciomercato invernale del 2018 è stato però ceduto in prestito annuale al Crotone. L’esordio in Serie A risale al 14 aprile successivo in occasione del match perso 1-0 contro il Genoa. Rientrato dal prestito, gioca per la prima volta con il Paris Saint-Germain dei grandi in occasione del match vinto 3-0 contro il Caen. Il suo primo gol fra i professionisti avviene contro il Saint-Étienne fissando il punteggio sul 4-0 con un tap-in su assist di Cavani (mica uno qualunque).
A Crotone solo tanta panchina
La presentazione che ha portato Diaby a sbarcare in Italia e a farsi conoscere dalla Serie A, lasciava molte aspettative attorno a questo ragazzo, arrivato in Calabria con la fama di chi sapeva il fatto suo. E invece a Crotone, dopo la stagione precedente, culminata con un’insperata salvezza, ha regnato il caos più totale e il miracolo non si è ripetuto. Si pensava a badare al sodo, a vincere le partite e, come spesso accade in Italia, non c’era tempo per aspettare i giovani e lanciarli in campo senza paura. Proprio quello che è avvenuto a Diaby che si è accomodato nella panchina degli ‘Squali’ per lungo tempo.
Con la maglia rossoblù ha totalizzato soltanto due presenze, per un totale di 69’. La prima contro il Genoa, nella sconfitta contro i liguri per 1-0 (giocò solo 6’). La seconda contro la Juventus, nella sua prima chance da titolare in cui il Crotone pareggiò 1-1 contro i bianconeri. Arrivò in Italia a gennaio, ma queste gare le giocò soltanto ad aprile. Poco per valutarlo. Una stagione poi culminata con la retrocessione del Crotone in Serie B.
Doti tecniche e velocità sempre in crescita
Fino a quel momento dunque, l'ala di passaporto francese si era messa in luce soltanto in Youth League, competizione giocata per due stagioni da protagonista, e con le nazionali giovanili dei ‘Bleus'. In Italia non è andata benissimo e allora ecco la svolta. La scorsa estate Diaby è tornato a Parigi. Si è aggregato da subito alla prima squadra e Thomas Tuchel gli ha dato spazio sin dalle prime giornate.
È un’ala destra che può svariare su tutto il fronte offensivo, riuscendo a dare il meglio di sé soprattutto sulla fascia destra dove riesce a essere molto pericoloso e attento a vedere il movimento dei compagni di reparto. Dotato di grande velocità e di una buona agilità grazie al fisico esile, tende a dispensare assist per i compagni pur non disdegnando la conclusione a rete una volta rientrato sul mancino. Ha capito bene cosa significa mettersi al servizio della squadra.
Il cammino con il Psg è davvero straordinario
Rientrato dal prestito al Crotone, dicevamo, Diaby ha esordito con il Paris Saint-Germain in occasione del match vinto 3-0 contro il Caen. H segnato la sua prima rete fra i professionisti in occasione del match casalingo vinto contro il Saint-Étienne fissando il punteggio sul 4-0 con un tap-in su assist di Cavani. Un momento indimenticabile che ha dato il via alla sua importante stagione. Già in ICC aveva realizzato un gol importante contro l’Atletico Madrid che aveva messo in mostra le sue capacità realizzativa.
Opportunismo da vendere e grande senso della posizione, Diaby in pochissimo tempo ha conquistato Tuchel portandosi, ad oggi, a mettere a segno 2 gol e 6 assist in 23 presenze totali in Ligue 1. Ha anche realizzato un gol e un assist in Coppa di Francia e un gol in Coppa di Lega. Si è sbloccato davvero, tanto che il suo valore di mercato oggi è arrivato a toccare quota 12 milioni di euro. Davvero impensabile fino a qualche mese fa quando era in Italia.
La gioia del suo primo campionato vinto da professionista
Il suo secondo gol in Ligue 1 l’ha invece realizzato contro l’Amiens. Ha dunque già toccato le 30 presenze stagionali, con oltre 1000 minuti giocati in Ligue 1, segnando anche 4 goal tra campionato e coppe. Grazie al pareggio del Lille, il 19enne ha festeggiato la Pasqua con il suo primo campionato francese. In una partita in cui è riuscito a lasciare il segno mettendo a segno un assist nel 3-1 rifilato al Monaco (non una squadra qualunque).
Soltanto meno di un anno fa retrocedeva in Serie A, ora è un campione di Francia. E lo è diventato da protagonista, senza mai mollare, con la forza di chi è pienamente consapevole delle sue capacità e qualità. Senza abbattersi e con l’ambizione ora, di scalare anche le vette della Nazionale francese che fino ad ora l’ha visto protagonista solo in Under 19 ma che adesso è curiosa di accoglierla fra i grandi.