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La Serie B torna a 19 squadre, accolta l’istanza della Lega contro il Tar

Il Consiglio di Stato accoglie l’istanza della Lega e sospendere i provvedimenti adottati dal Tar del Lazio con i quali si chiedeva di rivalutare la posizione di Novara, Pro Vercelli e Ternana e un ritorno del campionato a 22 squadre. Per adesso si resta a 19 squadre. Decisivo il Consiglio Federale di martedì prossimo.
A cura di Maurizio De Santis
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Fermi tutti. La Serie B ritorna a 19 squadre. Il provvedimento del Tar del Lazio – il riesame delle posizioni di Novara, Pro Vercelli e Ternana – aveva di fatto riaperto alla possibilità che il torneo ‘cadetto' si allargasse a 22 club, la decisione del Consiglio di Stato – che ha accolto l'istanza sospensiva cautelare presentata dalla Lega di B – fa segnare l'ennesima tappa del caos di sistema che s'è abbattuto sul campionato. Il prossimo 15 novembre ci sarà la discussione collegiale sul caso, fino ad allora saranno di nuovo vigenti quelle norme che il Tribunale aveva messo da parte (blocco dei ripescaggi, Serie B a 19 formazioni come stabilito dal commissario della Figc, Fabbricini). Il Consiglio di Stato, dunque, ribalta il giudizio del Tar e riabilita quell'atto.

La garanzia di regolarità del torneo. "Non appare sussistere un sufficiente fumus boni iuris in merito all’effettivo superamento – da parte del Commissario Straordinario della F.I.G.C. nell’adozione degli atti impugnati – dei limiti della delega conferitagli". Una decisione, quella del Consiglio di Stato, presa "nel dovuto bilanciamento tra gli interessi contrapposti, quello generale alla sicurezza e garanzia del regolare ulteriore svolgimento dei campionati ormai già in corso allo stato permane prevalente, anche per la sua ora accentuata caratterizzazione".

Le motivazioni. Con il campionato giunto ormai alla nona giornata per i giudici di secondo grado "appaiono sussistere i presupposti di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio". Cosa significa? Che la discussione collegiale ci sarà il prossimo 15 novembre ma non è detto che le cose non possano cambiare prima. Come? Potrebbe essere decisivo il Consiglio Federale di martedì prossimo a mettere finalmente un punto nella vicenda.

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