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La Serie A torna terra di grandi bomber. Juve, Napoli e Inter attente al ‘Gallo’

Icardi e Dybala lanciano un chiaro messaggio al campionato: per la classifica marcatori ci sono anche loro. Al top anche Belotti autore di un gol spettacolare e l’inarrestabile Cutrone. Male la Fiorentina e la difesa dell’Udinese in occasione del primo gol contro la SPAL.
A cura di Salvatore Parente
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Le sfide di questa sera hanno completato il quadro della seconda giornata mettendo, per gli esiziali impegni della Nazionale di Ventura, in stand-by il campionato. Una due giorni ricca di emozioni e giocate spettacolari che ha lanciato chiari segnali al torneo con alcuni interpreti, oltre che squadre, intenzionate a dominare la stagione ed altri, per diverse ragioni, ancora lontani dalla migliore condizione. Dalle prodezze di Dybala all’eurogol di Belotti contro il Sassuolo fino alle delusioni Gagliardini e Duncan, ecco top e flop del secondo turno del massimo campionato italiano.

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Top, chi può sorridere e perché

L’evoluzione di Dybala, anzi Trybala

Sei reti in tre gare ufficiali e quel numero #10 a rappresentare una autentica investitura di uomo della provvidenza, “go to guy”, fenomeno al quale affidare il pallone e le speranze bianconere. Dybala inarrestabile, Dybala spietato e, non solo bello, elegante e ammaliante nel suo ritmo di gioco cadenzato, ma anche decisivo in zona gol. Per referenze, chiedere al Genoa che ieri, dopo un 1-2 che avrebbe steso quasi chiunque, è stato spazzato via dalle giocate dell’argentino.

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I numeri della “Joya”

E se la scorsa annata si era conclusa, in Serie A, con un bottino di 11 realizzazioni totali, la “Joya” in questa stagione ha ben altri propositi con già metà del fatturato complessivo della Juventus che porta, in attesa del risveglio di Higuain, la sua firma. Avvio di campionato sontuoso quindi ricompensato dall’ennesima convocazione in nazionale, a proposito senza il suo compagno di reparto escluso da Sampaoli, e con la prima tripletta in maglia Juve dopo 8 doppiette in 2 anni e spiccioli. Il tassametro però, in una continuità tutta argentina, ci rivela anche che l’ultimo 10 bianconero a segnare tre reti in una sola gara era stato, nel 2013, Carlos Tevez con, in più, un hat trick che, oltre a consentirgli di portare il pallone a casa e ribaltare il risultato contro un tignoso Genoa, lo fa salire a quota 50 reti in 128 sfide della massima serie con il primato di aver già eguagliato le reti messe a segno in trasferta lo scorso anno (3 in 19 match) in appena 90’. Insomma, se il numero #10 aveva un po’ inibito l’ex Pogba, Dybala, anzi Trybala, non sembra avvertire nessun problema, questo numero, così come questa casacca gli calzano a pennello.

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Icardi, uomo d’area come pochi altri

Un tale, al secolo Michael Jordan, in piena attività agonistica, amava dire: “I limiti come le paure, spesso, sono solo una illusione”. Parole che hanno idealmente fatto breccia nel cuore di Maurito Icardi, bomber di razza, che ieri contro la Roma ha sfatato il tabù Olimpico realizzando la sua prima rete (anzi due) in 7 gare contro i giallorossi andando in gol, per giunta, come mai nella sua carriera, nelle prime due giornate di campionato. Una evoluzione, un costante miglioramento che sembra esser frutto di una semplice addizione di S: Spalletti (tipologia di gioco che lo esalta) più Sampaoli (primo Ct argentino che si affida a lui) uguale serenità.

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Una serenità che si è vista anche nel momento più difficile, quello nel quale i capitolini stavano legittimando il risultato con ben 3 legni colpiti, e nel quale il capitano nerazzurro ha sfoggiato le sue qualità migliori in area di rigore: rapidità, classe, tecnica di base e fiuto per il gol. Uno-due gara ribaltata, 6 punti in 2 partite e primato nella classifica dei marcatori.

https://www.youtube.com/watch?v=IpgbG_P2fYw

Belotti, un gol da cineteca

Parte male, impacciato, forse distratto dalle molte voci di mercato, Monaco in primis, Belotti sembra lontano parente dell’attaccante ammirato la scorsa annata in granata. Pressa poco, lavora non proprio al meglio per la squadra e sembra, quasi, un corpo estraneo. E poi? E poi il colpo del grandissimo attaccante, il colpo del campione che si toglie dagli impacci guadagnando applausi e la solita ammirazione oltre che, magari chissà, la copertina dei prossimi album delle figurine. E sì perché il gol che lo porta dai flop ai top della seconda giornata è frutto di un gesto alla Carlo Parola (noto negli anni ’50 per le sue continue rovesciate) con una marcatura di prima intenzione, su cross di De Silvestri, con stacco imperioso ed una chilena di destro che abbina atletismo e tecnica: un gol da cineteca. A fine gara poi, per completare una serata da incorniciare, propizia la segnatura del 3-0 di Obi dopo una incursione palla al piede in area.

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Cutrone ancora in gol

La favola di inizio stagione ha un nome ed un cognome piuttosto chiaro: Patrick Cutrone. L’attaccante del Milan, infatti, potrebbe far rimpiangere il duo MirabelliFassone per aver speso, complessivamente 43 milioni di euro, per André Silva e Kalinic. L’attaccante perfetto, infatti, sembra proprio lui, prodotto a “km 0” della “cantera” rossonera che, dopo l’ottimo precampionato, non ha mai smesso di gonfiare la rete delle porte avversarie.

https://www.youtube.com/watch?v=HfOPt7pC890

Fra le vittime, il Lugano, il Bayern Monaco e poi quelle ufficiali con, oltre ai modesti rumeni e macedoni di Craiova e Shkendija, anche Crotone e, stasera, Cagliari. Insomma, un’ascesa inarrestabile con la ciliegina sulla torta chiamata nazionale Under 21 ad appena 19 anni e, dunque, un biennio prima. Ma si sa al ragazzo di Como piace giocare d'anticipo.

https://www.youtube.com/watch?v=IlktN-XwqgY

Mertens il capopopolo del Napoli

Nella delicata sfida di questa sera al San Paolo contro la bestia nera Atalanta, il folletto belga del Napoli è stato, ancora una volta, decisivo. Dopo lo stupendo pari di Zielinski, infatti, “Ciro” Mertens è riuscito a siglare il gol dell’insperato 2-1 su grande suggerimento di Insigne (prima rete del numero #14 azzurro in 7 incontri con i bergamaschi) per poi sigillare il match con prezioso assist al bacio per Rog. Un ottimo arrivederci prima del rompete le righe per la pausa per gli impegni delle nazionali ed una prestazione da artefice principale della reazione da parte dei suoi: trascinatore.

Flop, chi deve fare gli straordinari durante la sosta delle nazionali

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Duncan che combini? il ghanese regala il 2-0 al Torino

Fra i migliori nella gara inaugurale del Mapei Stadium contro il Genoa, Alfred Duncan si guadagna la nomination fra i flop della seconda di campionato per un grave errore contro il Torino. L’ex Inter, infatti, al 39’ del secondo tempo, quando piemontesi ed emiliani, erano sull’1-0 per i granata, non si accorge di Iago Falque alle sue spalle ed effettua un inopinato retropassaggio che premia lo spagnolo. Il numero #14 si invola verso l’area avversaria e, tutto solo davanti a Consigli, serve un assist al bacio per l’accorrente Ljajic: 2-0 e vittoria per la compagine di Mihajlovic. Un abbaglio alleggerito dal successivo 3-0 di Obi ma che comunque non scagiona il ghanese reo di aver permesso al serbo Ljajic di ipotecare il match.

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Gagliardini in crisi a Roma viene sovrastato dal centrocampo capitolino

Arrivato a Milano accompagnato dall’entusiasmo dei tifosi nerazzurri, Gagliardini, giovane talento ex Atalanta ha vissuto contro la Roma all’Olimpico una delle sue peggiori serate in maglia Inter. Partito dal primo minuto di fianco all’uruguaiano Vecino, infatti, il numero #5 meneghino non è mai riuscito ad incidere, a trovare la posizione in campo e, soprattutto, ad interdire in fase di non possesso.

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Sovrastato e preso nel mezzo dall’irruento centrocampo giallorosso e, nello specifico, da Strootman e Nainggolan, Gagliardini vince un solo duello individuale, perdendone ben 6, con 0 intercetti e passaggi troppo elementari finendo poi per essere sostituito dal lusitano Joao Mario all’inizio della ripresa: troppo brutto per essere vero.

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Fiorentina profondo rosso

La Fiorentina, è meglio chiarirlo subito, ha la media età più bassa della Serie A (24.7 anni) e solo questo dovrebbe bastare per per far capire a tutti che, all'Artemio Franchi, c'è bisogno di tempo. Eppure, contro sì una buona Sampdoria, la gara di stasera è stata del tutto insufficiente con una prestazione lontana anni luce da quella, sia pure in amichevole, col Real Madrid di Zidane. Per Pioli dunque, al netto delle buone individualità presenti in rosa, serve tanto, tantissimo lavoro per dare solidità ad una squadra con 0 punti in classifica ed una differenza reti di -4 frutto dei 3 gol subiti a San Siro con l'Inter ed i 2 di questa sera.

https://www.youtube.com/watch?v=DjixbP2r0ME

Difesa Udinese il gol di Borriello è da horror

A livelli altissimi come quelli della Serie A, prendere un gol come quello che ha incassato l'Udinese non è accettabile. È sì perché in occasione della prima rete, anche con la casacca della SPAL di Borriello (96 in A con 12 maglie diverse), la retroguardia bianconera si è addormentata in attesa di un presunto fallo subito su contrasto da Mora. Da terra, invece, il biancoazzurro ha ripreso con vigore la sfera per poi servire l'ex Cagliari che, implacabile, ha battuto l'incolpevole Scuffet.

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