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La serata no di Verratti ma non è tutta colpa dell’ex Pescara

Il centrocampista del Psg gioca sotto tono e un suo errore regala il vantaggio alla Macedonia (“mi spiace, colpa mia”). Aspettando il rientro di Marchisio in mediana si soffre e Ventura non ha le idee chiare.
A cura di Jvan Sica
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L'Italia non è stata squadra, in balia di un avversario che si gioca con il Liechtenstein l’ultimo posto nel nostro girone. La reazione finale ha salvato, faccia risultato e cammino qualificazione ma non basta a cambiare il parere negativo su una Nazionale che non ha gioco. Ventura ha sintetizzato tutto con un eloquente e anche corretto “difetto di gioventù” della squadra scesa in campo a Skopje, nella speranza che queste montagne russe emozionali creino l’esperienza giusta per rendere al massimo quanto conta tantissimo. In queste due partite (Spagna e Macedonia) i promossi e bocciati sono tanti, avendo schierato il nostro ct molto giocatori diversi durante i due match.

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Difesa promossa. La difesa deve essere promossa in blocco, con un quarto uomo di fiducia trovato, accanto ai tre della Juventus. Alessio Romagnoli ha giocato bene sia contro la Spagna che ci chiudeva nella nostra area di rigore che contro la Macedonia che giocava di rimessa, come anche Barzagli, molto bravo con la Spagna e Bonucci hanno reso sempre ad ottimo livello. L’unica nota negativa del reparto, sembra incredibile a dirlo, è stato Gianluigi Buffon. Contro la Spagna il gol di Vitolo è dovuto ad un suo errore grossolano e anche stasera in Macedonia non ha dato sicurezza alla difesa, è stato superato da un tiro non eccezionale di Nestorovski nel primo tempo stampatosi sulla traversa e in occasione dei due gol era per due volte in ritardo e senza la spinta decisiva per deviare il pallone. Speriamo che Gigi Buffon si faccia ricredere subito fin dalle prossime partite.

Verratti, che combini? Il centrocampo è stato il reparto più in difficoltà sia contro la Spagna che contro la Macedonia. De Rossi a Torino ha quasi esclusivamente difeso, senza riuscire a portare su la squadra, Verratti è andato in totale stato confusionario e quei 15 minuti di non squadra sono dovuti in buona parte al suo atteggiamento in campo. Le mezze-ali hanno reso pochissimo a Torino – con Parolo stanco e Montolivo che non poteva avere il ritmo per tenere Silva -, e sono state in un limbo inutile contro la Macedonia. Bonaventura non voleva scoprire la sua zona perché aveva dall’altra parte un uomo di offesa come Bernardeschi, che per parte sua ha cercato di fraseggiare con Candreva più che accentrarsi e mettere in difficoltà la difesa avversaria.

E’ stata una partita molto sofferta – ha ammesso a fine match -, certo che senza il mio errore loro non sarebbero entrati in partita. Dopo ci sono stati 10 minuti di confusione, ma poi ci siamo ripresi e abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. So che gli errori individuali penalizzano la squadra, mi dispiace ma sono felice per la vittoria.

Interessante l’inserimento di Sansone in fascia, il quale ha dato sicuramente grattacapi alla difesa macedone, costretta ad allargarsi molto su di lui e scoprirsi al centro. Gli esterni hanno, come l’intera squadra, giocato a due facce. Bravi dopo il gol subito a Torino Florenzi e De Sciglio, identica cosa stasera lo stesso De Sciglio e Candreva.

L’attacco infine merita un discorso più ampio. Pellè con il gesto inutile e di cattiva educazione di giovedì scorso si è giocato la Nazionale. Troppo lontana la Cina per monitorare un calciatore fondamentale nel gioco di ogni allenatore. Eder tutti hanno capito cosa può dare (pressing, appoggi, capacità di bloccare la fonte di gioco avversaria, bravura nelle ripartenze) e cosa non può dare (gol, assistenze precise). Dopo i due gol di oggi Immobile diventa il titolare di questa squadra, anche perché può tranquillamente abbinarsi a ogni altro attaccante in questo momento convocabile, Belotti in primis, oggi ottimo nel primo tempo.

Come si può migliorare questa squadra?

Detto questo però, bisogna anche capire come è migliorabile questo attacco e questa squadra in senso generale. In difesa siamo questi e va benissimo così. Sarebbe perfetto inserire anche Rugani nei meccanismi così da avere cinque giocatori di cui possiamo fidarci.

Per quanto riguarda gli esterni, Ventura deve fissare in maniera quasi definitiva il modulo con cui vuole giocare. Se sarà sempre il 3-5-2 deve fare in modo che Candreva non diventi troppo attaccante e che De Sciglio invece sappia anche fare il cross o l’assist giusto. Abbiamo due giocatori, attualmente titolari delle fasce, che sarebbero perfetti se fusi in uno solo. Altri grandi esterni italiani non sembrano esserci, o troppo attaccanti (Berardi, El Shaarawy) o troppo difensori (Zampano del Pescara potrebbe essere un nome interessante ma è molto acerbo).

Il centrocampo è il rebus più complesso. Non possiamo non affidare la regia a Verratti in queste condizioni, completamente lasciato solo e senza l'appoggio di una pedina d'equilibrio fondamentale come Verratti. Questo è un dato di fatto. Posto questo, dobbiamo trovare due mezze-ali brave a coprire e anche ad inserirsi. L’idea di Bernardeschi provata in Macedonia ha sicuramente senso ma al calciatore serve giocare spesso in quella posizione con un compagno centrale alla Verratti anche nel club, per fare la doppia fase alla perfezione.

In attacco a novembre torna in gruppo Mario Balotelli. Una volta dentro, Balotelli diventa di nuovo il nostro ago della bilancia. Con Balotelli in campo abbiamo un peso offensivo totalmente diverso, con gli esterni che possono servire anche alta la palla e una seconda punta, Immobile, ma anche Belotti, con ancora maggiore libertà di svariare e rendersi pericoloso. Poi bisogna capire Balotelli come sta di testa e di voglia. Non abbiamo mai visto un Balotelli sereno, esperto e concentrato. Potrebbe sicuramente essere un fattore decisivo. Novembre ci dirà, aspettando anche Berardi.

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