La Sampdoria affossa il Genoa: Juric perde il derby e vede vicino l’esonero
Il Genoa ha perso, Ivan Juric è vicino all'ennesimo addio. E' questo il titolo del film del derby della Lanterna numero 69. In crisi di gioco e risultati, la squadra rossoblu è andata a fondo anche nella partita più sentita da tutti i tifosi liguri. Reduce da un inizio di campionato deludente, al Grifone non sono bastati cuore e orgoglio per fermare una Sampdoria decisamente più in palla rispetto ai cugini.
Il risultato maturato a Marassi lascia i ragazzi del presidente Preziosi sul fondo della classifica, mentre la Genova blucerchiata si gode il terzo derby vinto di fila e la vista del panorama dai piani alti della Serie A. Le prossime ore saranno decisive per la panchina del Genoa. Il cambio sembra sempre più probabile.
Samp avanti con Ramirez
Grande atmosfera al "Ferraris", all'ingresso delle due squadre in campo. Nel Genoa, dietro a Taarabt, c'è il giovane Omeonga: preferito a Bertolacci. In attacco Lapadula. Tra le fila blucerchiate, invece, Giampaolo sceglie Ramirez dietro a Quagliarella e Duvan Zapata. "Questa partita vale come una finale di Champions League", aveva dichiarato Juric alla vigilia. I suoi provano a prenderlo subito alla lettera con Lapadula, che gira alto dopo un solo minuto di gioco. Conclusione innocua, come quella di Praet pochi secondi dopo.
Gara tesa, combattuta e in equilibrio per buona parte del primo tempo, con i rossoblu vicini al gol 19esimo sempre con Lapadula: rovesciata fuori di poco, su assist delizioso di Taarabt. Derby che si sblocca cinque minuti più tardi. Lancio verso l'area del Grifone, sponda di Zapata e gran gol di Ramirez che evita l'uscita di Perin con uno scavetto. Il Genoa barcolla, soffre ma trova anche la forza di rispondere alla mezzora: cross di Laxalt e conclusione di Rosi che accarezza la parte alta della traversa di Viviano. Primo tempo che termina con i rossoblu in avanti a caccia del disperato pareggio. Samp che si difende con ordine ed entra negli spogliatoi in vantaggio per 1-0.
Il primo centro di Quagliarella in un derby
Samp che rientra in campo con gli stessi undici del primo tempo, Juric invece cambia dopo poco minuti Rosi con Lazovic. La prima emozione della ripresa arriva al 56esimo. Rossettini tocca verso Perin, ma non si accorge della presenza di Quagliarella: l'attaccante salta il capitano del Genoa e da posizione defilata trova l'esterno della rete. Passato lo spavento, il Grifone si getta in avanti e sfiora il pareggio con un colpo di testa di Rigoni. Giampaolo non si fida e alza la barriera a metà campo con l'ingresso di Barreto: dentro al posto di Ramirez. Il centrocampista paraguaiano ha subito la palla del 2-0, ma il suo sinistro termina tra i guantoni di Perin.
Juric le prova tutte e sbilancia la squadra con l'ingresso di Pandev al posto di Rigoni. Nonostante la pioggia che bagna Genova, l'ultimo quarto d'ora è rovente. Insieme a Taarabt, è Lapadula l'anima del Grifone. L'ex Milan lotta su ogni pallone e ci prova prima con un tiro alto e poi con un colpo di testa fuori misura. A spezzare l'inerzia del match, l'occasione di Alvarez: sinistro che sibila sul fondo a pochi centimetri dal palo di Perin. A sei minuti dalla fine, il sigillo finale di Quagliarella. Altra grande giocata di Zapata e palla per il capitano blucerchiato: tocco morbido a porta vuota e prima gioia per l'attaccante campano, mai in rete in un derby di Genova. Juric torna a casa ancora una volta sconfitto. L'esonero è ormai vicino.
Crotone corsaro a Bologna
Prima del derby di Genova, era stata la sfida del "Dall'Ara" di Bologna a dare il via alla dodicesima giornata di Serie A. Reduce dalla vittoria casalinga contro la Fiorentina, il Crotone di Davide Nicola è riuscito a vincere anche contro il Bologna. Dopo una prima mezzora combattuta, è il Bologna a passare in vantaggio con una punizione di Verdi al 38esimo. Dopo il pareggio di Budimir (arrivato solo quattro minuti più tardi), l'attaccante di Donadoni regala il bis sempre su punizione e porta le squadre negli spogliatoi con i felsinei avanti 2-1.
Se nel primo tempo la differenza l'aveva fatta "Verdinho" (questo il soprannome di Verdi, sin dai tempi della Primavera del Milan), la ripresa ha visto un solo grande protagonista: Budimir. A trascinare gli squali alla rimonta è stato proprio il gigante croato: autore del gol del 3-2 finale, dopo il rigore del pari trasformato da Trotta. A nulla è infatti servito l'assalto finale dei padroni di casa. Bologna sconfitto e fischiato dai propri tifosi, Crotone in festa e a quota 12 punti: a sei lunghezze proprio dal Genoa penultimo in classifica.