La Roma spreca, Cristiano Ronaldo no: il Real Madrid passa il turno
Rimontare due gol al Real Madrid, oltretutto nel loro tempio, vale a dire compiere un'impresa, un miracolo. Cestinare cinque eclatanti palle gol, davanti al loro portiere, è però da suicidio calcistico. E' quello che è successo alla Roma di Luciano Spalletti che, dopo questo 2-0, torna a casa con un carico di rimpianti pesantissimo. Una valigia piena zeppa di rimorsi, di "se" e di "ma", di grida di gioia rimaste in gola. E' durata poco più di un'ora la speranza romanista. Giusto il tempo di sciupare l'impossibile, prima di svegliare il bulldog madrileno e di farsi azzannare più volte. I giallorossi salutano l'Europa a testa alta e tornano in Italia con la conferma che il lavoro di Spalletti sta rispettando le attese. La strada è quella giusta e, se non ci saranno intoppi, dovrebbe riportare i giallorossi nell'Europa che conta anche nella prossima stagione. Tra le facce tristi della comitiva romanista, spicca però quella felice di Totti. Lui, come Alessandro del Piero in passato, in questo stadio ha raccolto applausi a scena aperta. Un dettaglio non di poco conto, che dovrebbe far riflettere chi vorrebbe Francesco dietro ad una scrivania e non più in un campo di calcio.
Giallorossi sciuponi
La Roma vista in campo nel primo tempo al "Bernabeu" ha convinto, sprecato e spaventato un Real Madrid poco "galattico". Forte del doppio vantaggio conquistato all'Olimpico, la squadra di Zidane ha giocato con troppa nonchalance di fronte alla convinzione e al coraggio dell'undici di Spalletti. La conclusione sul fondo di Marcelo, arrivata dopo otto minuti, è stato solo un innocuo prologo alla gara dei ragazzi di Spalletti: clamorosamente vicini al gol, al 14esimo, con Dzeko che solo davanti a Keylor Navas ha gettato a mare la ghiotta occasione.
Quattordici minuti più tardi, è stato invece Salah a presentarsi nell'area madrilena e a trovare solo l'esterno della rete del portiere del Real Madrid. L'uomo più atteso, ovvero Cristiano Ronaldo, si è visto al 31esimo (destro respinto da Szczesny) e al 34esimo quando ancora il portiere polacco gli ha chiuso la strada. Due occasioni per i padroni di casa che hanno di fatto chiuso la prima frazione di gioco sullo 0-0, nonostante le grandi chance avute dalla squadra di Luciano Spalletti.
CR7 si scatena, Totti prende applausi
Dopo la scelta iniziale di Spalletti, dentro Vainqueur al posto dell'infortunato Pjanic, la Roma ha sofferto l'avvio propositivo degli spagnoli: vicini al vantaggio con la conclusione di James Rodriguez, ben deviata da Szczesny. Pochi secondi dopo lo spavento, la Roma ha sciupato l'ennesima palla gol della serata con Salah che, davanti a Keylor Navas, ha messo sul fondo il pallone. Al 56esimo grande azione romanista che ha liberato al tiro Florenzi: conclusione deviata con difficoltà da Keylor Navas. Portiere del Real decisivo, sull'angolo successivo, anche su Manolas.
Ai gol sbagliati in serie dalla squadra di Spalletti, è seguita la solita, inevitabile e implacabile sentenza di CR7. Al 64esimo il portoghese ha anticipato sottomisura Manolas, portato in vantaggio il Real Madrid e realizzato il suo gol numero 40 (!) in stagione. Quattro minuti dopo il raddoppio della squadra di Zidane, dopo una ripartenza letale che ha messo in condizione James Rodriguez di battere ancora Szczesny. Prima dell'ingresso di Totti (applaudito da tutto il "Bernabeu"), CR7 si è virtualmente messo la maglia di Dzeko e ha sbagliato clamorosamente il terzo gol, davanti ad un avversario visibilmente alle corde. A tre minuti dal fischio finale, l'ultimo sussulto d'orgoglio giallorosso: il palo colpito da Perotti, che ha negato ai capitolini il classico (e meritato) gol della bandiera.
Ai quarti passa anche il Wolfsburg
Storica qualificazione per i ‘lupi della Sassonia' ai quarti di finale della Champions League. Il Wolfsburg centra per la prima volta il passaggio del turno e lo fa sulle ali dell'entusiasmo. Dopo il 3-2 in trasferta all'andata, i tedeschi hanno sconfitto il Gent anche al ritorno (1-0 alla Volkswagen-Arena). Decisiva la rete al 74′ di Schurrle dopo una grandissima giocata di Julian Draxler.